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Omovies Film Festival: XVI Edizione

Omovies Film Festival: XVI Edizione

Si è aperta la sedicesima edizione Omovies Film Festival, una manifestazione cinematografica di rilievo internazionale, dedicata alla promozione delle tematiche LGBT+ e alla lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza. L’evento, ideato da iKen Onlus e supportato finanziariamente dalla Regione Campania e Film Commission Regione Campania, gode del patrocinio dei Comuni di Napoli, Caserta, Salerno, Portici e San Giorgio a Cremano.

Soap Power

Quest’anno, il festival ha preso il via con la proiezione di “Soap Power“, un’animazione incentrata sulla vita di un giovane finocchio che scappa dal fetore delle cipolle che portano con se la puzza del pregiudizio e della discriminazione. Finocchio, dopo il suo coming out, viene cacciato di casa dai genitori che non accettano di avere un figlio “verdurosessuale”. Il giovane finocchio riesce a trovare un suo posto nel mondo, quando entra in una casa di accoglienza. Qui non si sente più solo e trova la forza per affrontare il mondo, contrastare i pregiudizi, sradicare le discriminazioni.

Quest’opera rappresenta la prima campagna animata a sostegno delle case d’accoglienza e dei centri LGBT+, un progetto finanziato dall’Unar nell’ambito del Pon Inclusione e realizzato da iKen Onlus in collaborazione con Giffoni Experience e l’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

Omovies Film Festival: Programmi e attività

Il festival offre un programma ricco e variegato che include dibattiti, incontri tematici, proiezioni di film in lingua originale con sottotitoli in italiano, realizzati grazie al progetto inTRANSlation guidato dalla professoressa Katherine Russo per l’Università L’Orientale di Napoli; workshop di cinema con l’Accademia Belle Arti di Napoli e attività di coinvolgimento delle scuole e delle associazioni locali.

Dove e quando

Domani, martedì 12 dicembre dalle 9.30 evento speciale “Soap Power” al Giffoni Multimedia Valley e proiezioni tutta la giornata nel bene confiscato in via Genovesi. Proiezioni a ingresso gratuito al cinema Modernissimo (le mattine del 13, 14 e 15 dicembre) e nell’Accademia Belle Arti di Napoli (nei pomeriggi del 13 e 14 dicembre) in lingua originale con i sottotitoli in italiano.

Nel programma una retrospettiva sul cinema di Giuseppe Bucci in occasione dei 10 anni dall’uscita del cortometraggio “Luigi e Vincenzo” con Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo, presenti all’evento (venerdì 15 dalle ore 10.30); una masterclass sul ruolo dell’attore nella rappresentazione del personaggio transgender con attenzione ai linguaggi nella scrittura del soggetto, alla presenza di Gianfranco Gallo, regista, interprete e sceneggiatore del film “12 Repliche”, che riceverà un premio speciale della direzione artistica (venerdì 15 dalle ore 16 all’Accademia Belle Arti); workshop di cinema a cura dei docenti Luigi Barletta e Gina Annunziata dell’Accademia Belle Arti di Napoli, Katherine Russo e Arianna Grasso dell’Orientale, Gabriele Prosperi della Federico II.

Il Gran Gala

Il festival si concluderà con un gala (16 Dicembre ore 19:00) di premiazione al Teatro Dumas dell’Istituto Francese di Napoli, presentato da Priscilla di “Drag Race Italia“. In questa serata verranno annunciati i vincitori delle varie categorie cinematografiche. Tra gli ospiti annunciati ci sono personalità come il cantautore Mario Castiglia e le stelle nascenti come Zarat e i ballerini Isan Wanigarathna Madagodage e Angelica Velasquez.

Verranno assegnati premi al miglior lungometraggio, mediometraggio e cortometraggio, miglior documentario corto e lungo, il premio speciale “Vincenzo Ruggiero” per giovani artisti under 25, istituito nel 2017 in memoria del ragazzo col sogno della recitazione, la cui giuria è composta dai genitori Maria Esposito (presidente del premio) e Franco Ruggiero.

A giudicare le 52 opere in concorso (provenienti da tutto il mondo), la direzione artistica ha nominato un Academy internazionale composta da Macarena Ochoa, presidente associazione spagnola ON&OFF Theatre, Vanesa Matosevic, Maja Rogulj e Ivana Pedljo dell’associazione croata CDA Cultural Development Association – Močvara, realtà entrambe impegnate con iKen nel progetto Erasmus+ Pride, e da Lorenzo Crea (giornalista, direttore di initaly.eu, retenews24 e gtchannel.tv), Peppe Iannicelli (Giornalista e conduttore radiotv), Riccardo Lenti (dottore in Lingue e Culture Orientali e Africane – Guida Turistica), Luciano Melchionna (regista e autore teatrale), Nyko Piscopo (direttore artistico e coreografo della compagnia Cornelia), Gabriele Prosperi (critico cinematografico e televisivo, docente e assegnista di ricerca presso l’Università Federico II di Napoli), Antonella Raio (visual artist), Mario Zazzaro (responsabile nuovi diritti CGIL Napoli e Campania).

Stay

Stay

🇮🇹

Stay (Canada, 2023, 22’)

Categoria: Mediometraggio
Genere: Commedia, Sperimentale
Produttore: Vivian Davidson, Ian Macdonald, King Louie Palomo
Regia: King Louie Palomo
Sceneggiatura: Stephanie Cardona, King Louie Palomo
Fotografia: Azael Flores
Montaggio: Ian Macdonald
Cast: Kenneth Wyse / Kendall Gender, Riley Davis, Jarred Stephen Meek / Deedee Lacraze, Van Dang / Shay Dior

Sinossi:

Con protagonista la leggenda canadese della Drag Race Kendall Gender, Stay è una tenera esplorazione delle relazioni. Durante la loro ultima notte in città, Kaleb – conosciuto più comunemente con il nome d’arte Ivy Diamonds (Kendall Gender) – incontra Ryan (Riley Davis), un artista di Vancouver. Le poche ore che trascorrono insieme prima che Kaleb ritorni alla sua tumultuosa relazione gli danno un inaspettato senso di lucidità.
Il corto è stato selezionato per quindici Festival, tra cui: LGBT+ Film Festival Poland (2023), Out & Loud – Pune International Queer Film Festival (2023), Vancouver Short Film Festival (2023) e Way Out West Film Fest (2023).

Parole del regista: “STAY è ispirato da anni di essere un fan della drag art e guardare Drag Race e chiedendosi cosa vuol dire data ed essere in un rapporto quando sei un artista di resistenza, e che cosa è come uscire con una drag queen? Mi sono chiesto, “È difficile per una delle parti? Come sono queste esperienze?”.
Con STAY voglio raccontare una storia di un rapporto che non è ostacolato da questo stigmatismo e dai tipici contrattempi che abbiamo visto spesso affrontare nel cinema queer. Voglio raccontare una storia che cattura una tensione innata unica. Anche se l’ambientazione è particolare, penso che la storia sia molto universale. Che non ha incontrato qualcuno spontaneamente una notte e aveva una connessione istantanea solo per avere quel busto bolla romantica perché quella persona non è disponibile. Soprattutto, volevo creare un ritratto di Drag da una prospettiva molto più profonda. La storia di STAY è rilevante oggi come sempre nel suo tentativo di mostrare che sono più che belle trucco e parrucche. Ci sono così tante storie da raccontare in questo mondo e così tante che non vengono raccontate.
STAY esplora un gay in erba e trascina il romanticismo attraverso una lente naturalistica che ci fa sentire come se fossimo nella stanza, proprio lì con loro. Spero che il pubblico si allontani dal film sapendo che tutti noi troveremo l’amore ad un certo punto della nostra vita, e non importa se sei gay, etero, bi, transgender o una drag queen.”

Biofilmografia:

King Louie è un regista-produttore queer, filippino-canadese, impegnato in visioni senza compromessi che sfidano i paradigmi convenzionali. Lavora per incoraggiare il dialogo e promuovere la comunità attraverso la produzione di film e altre forme di media. Negli ultimi cinque anni, King ha creato cortometraggi che sono stati proiettati in festival cinematografici locali e internazionali. Come produttore, i crediti di King includono CROSSROADS, che è stato acquisito da Viddsee, LOST BENEATH THE STARS (Varsavia 2018, Edmonton 2018), che è stato acquistato al mercato di Cannes da RTE Ireland per la distribuzione in rete e online e si è assicurato la distribuzione cinematografica e online europea con Sofy TV. Ha anche prodotto THE GIFT (attualmente nel circuito dei festival) e THE LONELIEST BOY IN THE WORLD (presente in Director Notes, Booooooom TV), scritto e interpretato da Dylan Schmid. Come sceneggiatore e regista, i crediti di King includono NENE (regista eccezionale al 21° Reelworld Film Fest) e STAY, recentemente terminato, con Kendall Gender (Canada’s Drag Race Stagione 2, Canada vs The World) King Louie lavora anche nel settore degli effetti visivi come direttore di produzione e attualmente lavora presso Distillery VFX. I crediti recenti includono: WENDELL AND WILD (Netflix) e THE LAST OF US S1 (HBOMax). Attualmente, King è in post-produzione per un nuovo cortometraggio intitolato AUGANIC e sta sviluppando STAY per il suo primo lungometraggio.

🇬🇧

Stay (Canada, 2023, 22’)

Category: Medium-length film
Genre: Comedy, Experimental
Producer: Vivian Davidson, Ian Macdonald, King Louie Palomo
Director: King Louie Palomo
Screenplay: Stephanie Cardona, King Louie Palomo
Photography: Azael Flores
Editing: Ian Macdonald
Cast: Kenneth Wyse / Kendall Gender, Riley Davis, Jarred Stephen Meek / Deedee Lacraze, Van Dang / Shay Dior

Synopsis:

Starring Canadian Drag Race legend Kendall Gender, Stay is a tender exploration of relationships. On their last night in town, Kaleb – more commonly known by his stage name Ivy Diamonds (Kendall Gender) – meets Ryan (Riley Davis), an artist from Vancouver. The few hours they spend together before Kaleb returns to his tumultuous relationship give him an unexpected sense of clarity.
The short was selected for fifteen Festivals, including: LGBT+ Film Festival Poland (2023), Out & Loud – Pune International Queer Film Festival (2023), Vancouver Short Film Festival (2023) and Way Out West Film Fest (2023).

Words from the director: “STAY is inspired by years of being a fan of drag art and watching Drag Race and wondering what it’s like to date and be in a relationship when you’re a drag artist, and what it’s like to date a drag queen? I asked myself, “Is it difficult for one of the parties? What are these experiences like?”.
With STAY I want to tell a story of a relationship that is not hindered by this stigmatism and the typical setbacks that we have often seen faced in queer cinema. I want to tell a story that captures a unique innate tension. Even though the setting is particular, I think the story is very universal. That didn’t meet someone spontaneously one night and have an instant connection only to have that romantic bubble bust because that person isn’t available. Most of all, I wanted to create a portrait of Drag from a much deeper perspective. STAY’s story is as relevant today as ever in its attempt to show that they are more than just makeup and wigs. There are so many stories to be told in this world and so many that aren’t being told.
STAY explores a budding gay and drag romance through a naturalistic lens that makes us feel like we’re in the room, right there with them. I hope audiences walk away from the film knowing that we will all find love at some point in our lives, and it doesn’t matter if you’re gay, straight, bi, transgender or a drag queen.”

Biofilmography:

King Louie is a queer, Filipino-Canadian director-producer committed to uncompromising visions that challenge conventional paradigms. He works to encourage dialogue and foster community through the production of films and other forms of media. For the past five years, King has created short films that have screened at local and international film festivals. As a producer, King’s credits include CROSSROADS, which was acquired by Viddsee, LOST BENEATH THE STARS (Warsaw 2018, Edmonton 2018), which was purchased at the Cannes market by RTE Ireland for network and online distribution and secured European cinema and online distribution with Sofy TV. He also produced THE GIFT (currently on the festival circuit) and THE LONELIEST BOY IN THE WORLD (featured in Director Notes, Booooooom TV), written by and starring Dylan Schmid. As a writer and director, King’s credits include NENE (Outstanding Director at the 21st Reelworld Film Fest) and the recently completed STAY starring Kendall Gender (Canada’s Drag Race Season 2, Canada vs The World) King Louie also works in the effects department visuals as a production manager and currently works at Distillery VFX. Recent credits include: WENDELL AND WILD (Netflix) and THE LAST OF US S1 (HBOMax). Currently, King is in post-production on a new short film titled AUGANIC and is developing STAY for his first feature film.

Violet Purge

Violet Purge

🇮🇹

Violet Purge (Francia, 2023, 16min 14sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Fantasia, Drama, Teen
Produttore: Sofia Barandiaran
Regia: Yannis Do Couto
Sceneggiatura: Yannis Do Couto, Elliot Godard
Montaggio: Raphaël Goldszal
Cast: Louisiane Gouverneur, Talid Ariss, Zoé Guillemaud, Hugo Plassard

Sinossi:

Mentre una cometa sta per porre fine all’umanità, Adée vuole portare Mélo alle Purghe Viola, l’ultima parte prima della fine del mondo; Mélo vuole salvare Adée portandola nel Bunker. I due si metteranno in cammino insieme, nella morsa delle loro ansie e dei loro desideri.

🇬🇧

Violet Purge (France, 2023, 16min 14sec)

Category: Short film
Genre: Fantasy, Drama, Teen
Producer: Sofia Barandiaran
Director: Yannis Do Couto
Screenplay: Yannis Do Couto, Elliot Godard
Editing: Raphaël Goldszal
Cast: Louisiane Gouverneur, Talid Ariss, Zoé Guillemaud, Hugo Plassard

Synopsis:

While a comet is about to put an end to humanity, Adée wants to bring Mélo to the Violet Purges, the last part before the end of the world; Mélo wants to save Adée by taking her to the Bunker. The two will set out together, in the grip of their anxieties and their desires.

 

Brother

Brother

🇮🇹

Brother (Stati Uniti, 2023, 17’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Dramma
Produttore: Chris Sonnenschein, Aleksei Borovikov, Mohammed Shaik Hussain Ali
Regia: Aleksei Borovikov
Approfondimenti: Trailer, Presentazione Regista
Sceneggiatura: Aleksei Borovikov
Fotografia: Ryan Winnicki
Montaggio: Kyle Delso, Chris Osburn
Cast: Anton Paraskiva, Evgeniia Tikhonova, Felipe Augusto

Sinossi:

Con l’avvicinarsi del suo matrimonio con Carlos, Tony, un giovane immigrato negli Stati Uniti, invita alla cerimonia la sorella maggiore, conservatrice: una decisione fatale che costringe Tony a scegliere tra la sua famiglia e la sua felicità.
Il corto è stato selezionato per oltre trenta Festival, tra cui: Borrego Springs Film Festival (2023), PRIDE Queer Film Festival (2023), LGBT+ Film Festival Poland (2023), KASHISH Mumbai International Queer Film Festival (2023), FilmPride – Brighton & Hove Pride LGBTQIA+ Film Festival (2023) e European Cinematography Awards (2023).

Parole del regista: “Come immigrato gay direttamente e personalmente colpito dal conflitto Russia-Ucraina, con questo progetto, ho cercato di catturare il dramma delle tensioni interpersonali e sfide condivise della comunità di immigrati LGBTQ.
Per scrivere questa storia, ho parlato con decine di persone come me e imparato a conoscere le loro esperienze. Uno sviluppatore di software di Mosca che deve nascondere il suo partner per quasi un decennio nel bagno del loro appartamento in studio ogni volta che videochiama la sua famiglia nella sua città natale in Siberia. Un ballerino che ha fatto un tour con la sua compagnia di danza per anni prima di chiedere asilo negli Stati Uniti in modo da poter smettere di nascondere la sua identità. Una coppia che ha vissuto a Kiev e ha viaggiato in Danimarca per sposarsi come un modo per riconoscere il loro amore e impegno l’uno per l’altro. Vivendo in Russia, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan, Uzbekistan e Kirghizistan, molte persone intervistate avevano sperimentato l’omofobia e la stigmatizzazione e dovevano rimanere chiuse a causa delle tradizioni culturali e delle credenze. Il personaggio principale di “Brother”, Tony, prende ispirazione da queste storie.
La grandiosa menzogna che circonda la vita nei paesi post-sovietici oggi, più che mai, richiede di discutere argomenti tabù. Ci auguriamo che “Fratello” possa aiutare a iniziare quel cambiamento per gli individui LGBTQ+ che hanno lasciato l’Europa orientale e coloro che rimangono nei loro paesi d’origine. Il film utilizza l’ambientazione di un matrimonio gay per riflettere la frustrazione e l’autocontrollo tipici in tutta la comunità. Serve anche come racconto di guarigione che suggerisce i modi di sostegno reciproco e di crescita emotiva.
Il film è stato prodotto a Chicago da un team locale che comprende membri di gruppi sottorappresentati – donne, BIPOC, queer – sia davanti che dietro la telecamera.”

Biofilmografia:

Aleksei Borovikov è un pluripremiato regista indipendente, giornalista e attivista LGBTQ. Ha iniziato la sua carriera lavorando nella televisione regionale e nazionale in Russia per oltre 15 anni. Nel 2016, Aleksei si è diplomato alla Scuola di Cinema di Mosca. Prima di venire negli Stati Uniti, Aleksei ha fatto volontariato per una ONG con sede a Mosca focalizzata sulla prevenzione dell’HIV e l’ha aiutata a raccogliere una sovvenzione di 1 milione di dollari dalla Elton John AIDS Foundation. Nel 2022, Aleksei si è laureato al Columbia College di Chicago con un MFA in regia cinematografica. I suoi cortometraggi, tra cui One More Please e Glances, sono stati proiettati e premiati in oltre 120 festival in tutto il mondo.

🇬🇧

Brother (United States, 2023, 17’)

Category: Short film
Genre: Drama
Producer: Chris Sonnenschein, Aleksei Borovikov, Mohammed Shaik Hussain Ali
Director: Aleksei Borovikov
Screenplay: Aleksei Borovikov
Photography: Ryan Winnicki
Editing: Kyle Delso, Chris Osburn
Cast: Anton Paraskiva, Evgeniia Tikhonova, Felipe Augusto

Synopsis:

As his wedding to Carlos approaches, Tony, a young immigrant to the United States, invites his conservative older sister to the ceremony: a fateful decision that forces Tony to choose between his family and his happiness.
The short was selected for over thirty Festivals, including: Borrego Springs Film Festival (2023), PRIDE Queer Film Festival (2023), LGBT+ Film Festival Poland (2023), KASHISH Mumbai International Queer Film Festival (2023), FilmPride – Brighton & Hove Pride LGBTQIA+ Film Festival (2023) and European Cinematography Awards (2023).

Words from the director: “As a gay immigrant directly and personally affected by the Russia-Ukraine conflict, with this project, I sought to capture the drama of interpersonal tensions and shared challenges of the LGBTQ immigrant community.
To write this story, I talked to dozens of people like me and learned about their experiences. A software developer from Moscow who has to hide his partner for almost a decade in the bathroom of their studio apartment every time he video calls his family in his hometown in Siberia. A dancer who toured with his dance company for years before seeking asylum in the United States so he could stop hiding his identity. A couple who lived in Kiev and traveled to Denmark to get married as a way to recognize their love and commitment to each other. Living in Russia, Ukraine, Belarus, Kazakhstan, Uzbekistan and Kyrgyzstan, many people interviewed had experienced homophobia and stigmatization and had to remain closeted due to cultural traditions and beliefs. The main character of “Brother”, Tony, takes inspiration from these stories.
The grand lie surrounding life in post-Soviet countries today, more than ever, requires discussing taboo topics. We hope that “Brother” can help begin that change for LGBTQ+ individuals who have left Eastern Europe and those who remain in their home countries. The film uses the setting of a gay wedding to reflect the frustration and self-control found throughout the community. It also serves as a healing tale that suggests ways of mutual support and emotional growth.
The film was produced in Chicago by a local team that includes members of underrepresented groups – women, BIPOC, queer – both in front of and behind the camera.”

Biofilmography:

Aleksei Borovikov is an award-winning independent filmmaker, journalist and LGBTQ activist. He began his career working in regional and national television in Russia for over 15 years. In 2016, Aleksei graduated from the Moscow Film School. Before coming to the United States, Aleksei volunteered for a Moscow-based NGO focused on HIV prevention and helped it raise a $1 million grant from the Elton John AIDS Foundation. In 2022, Aleksei graduated from Columbia College Chicago with an MFA in Film Directing. His short films, including One More Please and Glances, have been screened and awarded at over 120 festivals around the world.

Electro Stimulation

Electro Stimulation

🇮🇹

Electro Stimulation (Italia, 2023, 4’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Commedia, erotic, nudità, transgender film
Produttore: Werther Germondari
Regia: Werther Germondari
Sceneggiatura: Werther Germondari
Fotografia: Werther Germondari
Montaggio: Werther Germondari
Cast: Stella Michelin, Carlos Raiz, Jack Eccero

Sinossi:

Un elettricista viene chiamato per un problema all’impianto elettrico di una casa…
Il corto è stato selezionato per due Festival: La Collezione Queer II – OGA (S)exhibition (2023) e Plons! International FilmFestival (2023).

Parole del regista: “Electro Stmulation fa parte del progetto Tractatus logico-phileroticus.
Il Tractatus logico-phileroticus, ideato nel 1998 da Werther Germondari, è un lavoro in corso per realizzare tre opere d’arte sotto forma di lungometraggi. Prodotti e diretti insieme a Maria Laura Spagnoli, questi lavori hanno lo scopo di riflettere sul rapporto della specie umana con la sua pulsione sessuale. Questo si ottiene attraverso un approccio (leggero) filosofico, ironico, grottesco e giocoso, ma anche un po’ politico.
Ognuno dei tre film è diviso in episodi. La stragrande maggioranza degli episodi (dalla videoarte alla fiction al cortometraggio) hanno avuto o hanno la loro vita in mostre d’arte e festival prima e dopo essere stati inclusi nel corrispondente lungometraggio.
Il primo dei tre lungometraggi, intitolato Sex Equo, consiste in nove episodi girati interamente in Super16 e 35mm. Mentre le riprese dei primi due episodi hanno avuto luogo nel 1998, sono state completate nel 2011. Nello stesso anno, Sex Equo è stato presentato in anteprima mondiale al XIII Festival Internacional de Cine Independiente di Buenos Aires, dove un recensore ha riassunto:
“Una serie di racconti di feticismo, eccentricità, porno e sessualità divertente nello stesso tono remixato ed esasperato delle commedie picaresche italiane. Non ci può essere narrazione lineare possibile in questa lezione di cattiva condotta sessuale, come quattro occhi di Germondari & Spagnoli vedono molto più di una singola coppia e si sentono molto meno senso di colpa di molti. Il voyeurismo altamente efficace è la base qui per un’intera performance festosa di sesso, non importa quanto strano, volgare o fantasia possa essere, sembrare o guardare. Questo nuovo Kama Sutra cinematografico presenta Adamo ed Eva in un paradiso di mele rosse infinitamente allettanti, un pornografo focalizzato sul suo Cappuccetto Rosso, uno sparatutto androgino, giocoso bi-sessualità, corpi gonfiabili multiuso e altri elementi divertenti cattivi della carne . E tutto nel contesto dell’architettura italiana, che, anche se sembra turistica, tira una chiave accattivante ad ogni porta per esplorare altri luoghi di piacere. Devi solo sapere come guardare e godere. ”
Nel 2002, parallelamente alla realizzazione dei diversi episodi di Sex Equo, una performance video segna l’inizio della realizzazione del secondo film, Sex Novo. Rispetto al suo predecessore, Sex Novo offre uno stile volutamente più asciutto e minimalista, ottenuto attraverso il diverso punto di vista estetico, attraverso il formato della registrazione interamente digitale e attraverso la scelta di scene e costumi. Di conseguenza, le caratteristiche di ironia surreale e grottesca già presenti in Sex Equo sono notevolmente più “taglienti” in alcuni episodi, soprattutto a causa delle “storie” raccontate.
È importante notare che i titoli completi delle due funzioni sono Sex Equo (“Sex in the Foreground”) e Sex Novo (“Sex in the Background”). Questi sottotitoli sono stati ispirati da due famosi dischi realizzati da Duke Ellington nel 1960: “Piano in primo piano” e “Piano in background”. La visione progettuale sviluppata in entrambi i film sostituisce metaforicamente il pianoforte con il sesso. In Sex Equo, quasi tutte le storie usano il desiderio di “peccato” come elemento scatenante. A partire dal tema della connessione, Adamo ed Eva, espulsi dall’Eden, si trovano in un luogo pieno di “mele” e altri frutti, da cui emergono le varie “fantasie” mostrate negli episodi. Al contrario, Sex Novo contiene episodi che si concentrano principalmente sulle pratiche fetish / BDSM, che sono molto più comuni nella società di oggi di quanto pensiamo. In tali pratiche, l’atto sessuale è quasi proibito, inesistente o semplicemente “in background”, quindi il piacere dei protagonisti è principalmente dovuto al loro approccio mentale all’aspetto “proibito” della situazione.
La raccolta di quattordici episodi di Sex Novo è stata completata ed è stata presentata e proiettata ai festival nel 2021. (S) explicitus è stato realizzato nel maggio 2022.”

Biofilmografia:

Werther Germondari è un artista visivo non binario, filmmaker indipendente e performer che vive e lavora tra Roma e Amelia. Werther racconta storie divertenti e surreali in uno sfondo di limiti sperimentali. Con l’aiuto del suo talento comico, Werther incoraggia scherzosamente la riflessione politica. Werther si identifica come una persona non binaria. Tuttavia, ha scelto di utilizzare il pronome maschile per questa biografia: Werther si è diplomato nel 1988 con una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove ha studiato cinematografia sotto la direzione di Giuseppe Rotunno. Si diploma poi presso l’Istituto di Regia Teatrale dell’Università di Bologna. Già durante gli studi si interessava a dinamiche innovative, sperimentali, neo-concettuali e situazionali, caratterizzate da uno stile ironico e surreale molto forte. Per molti anni ha sperimentato all’interno di questi movimenti artistici utilizzando un’ampia varietà di mezzi espressivi (dalla pittura all’installazione, dalla fotografia al film, dal video alla performance). Con i suoi progetti ha partecipato a numerose mostre collettive e personali a livello internazionale. Come regista indipendente, si è spesso divertito a collaborare con Maria Laura Spagnoli, sua compagna di vita, utilizzando le sue intense avventure pansessuali come ispirazione per molti cortometraggi. I film sono stati proiettati in numerosi festival (tra cui Cannes 1994 e Venezia 1996) e distribuiti nei cinema europei e su numerosi canali televisivi internazionali. Ormai molti elementi nell’opera di Werther sono cambiati. Il desiderio di storie in cui il sesso possa diventare anche stimolo per una riflessione politica lo ha portato a nuovi progetti. A partire dalla sceneggiatura e dalle riprese dell’episodio “Smack” nel 2016, Werther ha cercato di alzare il livello artistico della sua ricerca sulla sessualità sviluppata in “Tractatus logico-phileroticus”. I suoi ultimi cortometraggi potrebbero quindi essere considerati film “post-porno” per la presenza di scene sessualmente “esplicite”. Ma per Werther svolgono una funzione narrativa coerente. Le scene esplicite nei film di Werther servono a trasmettere fino a che punto una storia può essere raccontata in modo più (o meno) efficace e le differenze che sorgono quando alcune storie vengono considerate con (o senza) la presenza di scene esplicite. Oppure cercare di creare una scena esplicita che sia parte essenziale del racconto, al punto che la sua omissione non consente un’espressione fedele della visione dell’opera. Tutto ciò nel tentativo di minare la visione superficiale del pubblico nei confronti delle scene erotiche e pornografiche, e di dimostrare che ciò che sembra scandaloso è spesso banale rispetto all’ipocrisia che domina le relazioni sociali umane.

🇬🇧

Electro Stimulation (Italy, 2023, 4’)

Category: Short film
Genre: Comedy, erotic, nudity, transgender film
Producer: Werther Germondari
Director: Werther Germondari
Screenplay: Werther Germondari
Photography: Werther Germondari
Editing: Werther Germondari
Cast: Michelin Star, Carlos Raiz, Jack Eccero

Synopsis:

An electrician is called for a problem with the electrical system of a house…
The short was selected for two Festivals: The Queer II Collection – OGA (S)exhibition (2023) and Plons! International Film Festival (2023).

Words from the director: “Electro Stmulation is part of the Tractatuslogico-phileroticus project.
The Tractatus logico-phileroticus, conceived in 1998 by Werther Germondari, is a work in progress to create three works of art in the form of feature films. Produced and directed together with Maria Laura Spagnoli, these works aim to reflect on the relationship of the human species with its sexual drive. This is achieved through a (light) philosophical, ironic, grotesque and playful, but also a little political approach.
Each of the three films is divided into episodes. The vast majority of episodes (from video art to fiction to short film) have had or have their life in art exhibitions and festivals before and after being included in the corresponding feature film.
The first of the three feature films, entitled Sex Equo, consists of nine episodes shot entirely in Super16 and 35mm. While filming of the first two episodes took place in 1998, it was completed in 2011. That same year, Sex Equo had its world premiere at the XIII Festival Internacional de Cine Independiente in Buenos Aires, where one reviewer summarized:
“A series of stories of fetishism, eccentricity, porn and sexuality entertaining in the same remixed and exasperated tone of Italian picaresque comedies. There may be no linear narrative possible in this lesson in sexual misconduct, as Germondari & Spagnoli’s Four Eyes see much more than a single couple and feel much less guilt than many. Highly effective voyeurism is the basis here for an entire sex-fest performance, no matter how strange, vulgar or fantasy it may be, sound or look. This new cinematic Kama Sutra features Adam and Eve in a paradise of infinitely tempting red apples, a pornographer focused on his Little Red Riding Hood, an androgynous shooter, playful bi-sexuality, multi-purpose inflatable bodies and other fun naughty elements of the flesh. And all in the context of Italian architecture, which, even if it seems touristy, pulls an appealing key at every door to explore other places of pleasure. You just have to know how to watch and enjoy. ”
In 2002, in parallel with the making of the various episodes of Sex Equo, a video performance marked the beginning of the making of the second film, Sex Novo. Compared to its predecessor, Sex Novo offers a deliberately drier and more minimalist style, achieved through the different aesthetic point of view, through the entirely digital recording format and through the choice of scenes and costumes. Consequently, the characteristics of surreal and grotesque irony already present in Sex Equo are considerably more “sharp” in some episodes, especially due to the “stories” told.
It is important to note that the full titles of the two features are Sex Equo (“Sex in the Foreground”) and Sex Novo (“Sex in the Background”). These subtitles were inspired by two famous records made by Duke Ellington in 1960: “Piano in the foreground” and “Piano in the background”. The design vision developed in both films metaphorically replaces the piano with sex. In Sex Equo, almost every story uses the desire for “sin” as a trigger. Starting from the theme of connection, Adam and Eve, expelled from Eden, find themselves in a place full of “apples” and other fruits, from which the various “fantasies” shown in the episodes emerge. In contrast, Sex Novo contains episodes that focus primarily on fetish/BDSM practices, which are much more common in today’s society than we think. In such practices, the sexual act is almost forbidden, non-existent or simply “in the background”, so the pleasure of the protagonists is mainly due to their mental approach to the “forbidden” aspect of the situation.
The fourteen-episode collection of Sex Novo was completed and premiered and screened at festivals in 2021. (S)explicitus was made in May 2022.”

Biofilmography:

Werther Germondari is a non-binary visual artist, independent filmmaker and performer who lives and works between Rome and Amelia. Werther tells funny and surreal stories against a backdrop of experimental limitations. With the help of his comic talent, Werther jokingly encourages political reflection. Werther identifies as a non-binary person. However, he chose to use the male pronoun for this biography: Werther graduated in 1988 with a scholarship from the Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome, where he studied cinematography under the direction of Giuseppe Rotunno. He then graduated from the Institute of Theater Direction of the University of Bologna. Already during his studies he was interested in innovative, experimental, neo-conceptual and situational dynamics, characterized by a very strong ironic and surreal style. For many years he has experimented within these artistic movements using a wide variety of expressive means (from painting to installation, from photography to film, from video to performance). With his projects he has participated in numerous collective and personal exhibitions internationally. As an independent director, he often enjoyed collaborating with Maria Laura Spagnoli, his life partner, using her intense pansexual adventures as inspiration for many short films. The films have been screened at numerous festivals (including Cannes 1994 and Venice 1996) and distributed in European cinemas and on numerous international television channels. By now many elements in Werther’s work have changed. The desire for stories in which sex can also become a stimulus for political reflection has led him to new projects. Starting from the script and filming of the episode “Smack” in 2016, Werther sought to raise the artistic level of his research on sexuality developed in “Tractatuslogico-phileroticus”.
His latest short films could therefore be considered “post-porn” films due to the presence of sexually “explicit” scenes. But for Werther they serve a coherent narrative function. The explicit scenes in Werther’s films serve to convey the extent to which a story can be told more (or less) effectively and the differences that arise when certain stories are considered with (or without) the presence of explicit scenes. Or try to create an explicit scene that is an essential part of the story, to the point that its omission does not allow a faithful expression of the vision of the work. All this in an attempt to undermine the public’s superficial view of erotic and pornographic scenes, and to demonstrate that what seems scandalous is often banal compared to the hypocrisy that dominates human social relations.

MEMORI

MEMORI

🇮🇹

MEMORI (Italia, 2023, 19min 58sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Drama
Produttore: Nicola Garzetti
Regia: Nicola Garzetti
Sceneggiatura: Nicola Garzetti
Fotografia: Simone Biagini
Cast: Marco Curci, Gian Mattia Baldan, Benedetta Canziani, Nicola Garzetti

Sinossi:

Nel 2032 Jeremy, un ragazzo francese, incontra Jo su una panchina di un parco a Milano. Jeremie confida a Jo che sei anni prima di perdere la memoria, la stessa notte un evento inaspettato ha travolto le vite del mondo intero, gettandolo nel caos.

Biofilmografia:

Nato nel ’86, cresce in una realtà artisticamente sterile e dopo il liceo si iscrive allo IED al corso di fotografia. Come tesi di laurea ha documentato fotograficamente il tour del 2008 dei Marlene Kuntz, collaborazione che durerà fino al 2012. Terminati gli studi inizia a lavorare come freelance per la casa discografica Sugar per la quale firma le riprese e il concept grafico di cinque album nel 2009. Pian piano inizia ad avvicinarsi alla moda e al video. Nel 2013 scrive e dirige “Nothing more than sussurri” un fashion film che Diane Pernet ha scelto per il festival ASVOFF6 in programma al Centre Pompidou di Parigi. L’anno successivo partecipa al Milano Fashion Film Festival con lo stesso film. Inizia così la sua carriera nel mondo della moda firmando diversi video fashion per Armani, Replay, Pinko, Shiseido e Bulgari.
Dal 2016 collabora con Grazia Italia, realizzando video editoriali con le celebrità protagoniste delle cover story della rivista. Questi videoritratti sono più di 60 e possiamo trovarli di Richard Madden, Lucky Blue Smith, Ashley Graham, Suki Waterhouse, Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Laura Pausini e Valeria Bruni Tedeschi oltre a tante altre celebrità italiane. Questa collaborazione continua ancora oggi.
Dal 2017 insegna Linguaggi cinematografici nella scuola di moda dello IED di Milano.
Nel 2019 ha diretto per MTV Italia il documentario in quattro parti “Love is Love”, sullo stato dei diritti LGBTQ+ in Italia.
Nel 2022 inizia un ciclo di progetti personali sul tema della danza chiamato “Qualche danza da dimenticare” composto da sei videoritratti da un minuto di sei diversi ballerini.
Nel 2023, dopo un lungo periodo di scrittura, ha prodotto e diretto Mèmori, il suo primo cortometraggio di 20 minuti.

🇬🇧

MEMORI (Italy, 2023, 19min 58sec)

Category: Short film
Genre: Drama
Producer: Nicola Garzetti
Director: Nicola Garzetti
Screenplay: Nicola Garzetti
Photography: Simone Biagini
Cast: Marco Curci, Gian Mattia Baldan, Benedetta Canziani, Nicola Garzetti

Synopsis:

In 2032 Jeremy, a French boy, meets Jo on a park bench in Milan. Jeremie confides to Jo that six years before losing his memory, the same night an unexpected event overwhelmed the lives of the entire world, throwing it into chaos.

Biofilmography:

Born in ’86, he grew up in an artistically sterile reality and after high school he enrolled in the photography course at the IED. As a degree thesis he photographically documented Marlene Kuntz’s 2008 tour, a collaboration that will last until 2012. After completing his studies he began working as a freelancer for the Sugar record company for which he designed the filming and graphic concepts of five albums in 2009 Little by little he began to approach fashion and video. In 2013 he wrote and directed “Nothing more than whispers” a fashion film that Diane Pernet chose for the ASVOFF6 festival scheduled at the Center Pompidou in Paris. The following year he participated in the Milan Fashion Film Festival with the same film. Thus began his career in the world of fashion by signing several fashion videos for Armani, Replay, Pinko, Shiseido and Bulgari.
Since 2016 he has collaborated with Grazia Italia, creating editorial videos with the celebrities protagonists of the magazine’s cover stories. There are more than 60 of these video portraits and we can find them of Richard Madden, Lucky Blue Smith, Ashley Graham, Suki Waterhouse, Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Laura Pausini and Valeria Bruni Tedeschi as well as many other Italian celebrities. This collaboration continues today.
Since 2017 he has taught cinematographic languages ​​at the fashion school of the IED in Milan.
In 2019 he directed the four-part documentary “Love is Love” for MTV Italia, on the state of LGBTQ+ rights in Italy.
In 2022 he begins a cycle of personal projects on the theme of dance called “Some dance to forget” consisting of six one-minute video portraits of six different dancers.
In 2023, after a long period of writing, he produced and directed Mèmori, his first 20-minute short film.

Happy BirthGay

Happy BirthGay

🇮🇹

Happy BirthGay (Israele, 2023, 16min 09sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Commedia
Produttore: Shira Braude, Niv Manzur
Regia: Niv Manzur
Sceneggiatura: Niv Manzur
Fotografia: Shazar Azmon
Montaggio: Itai Jamshy
Cast: Dorit Lev Ari, Noam Karmeli, Shifra Milshtein, Gilad Merhavi

 

Sinossi:

Farsa triste. La mamma organizza per suo figlio una grandiosa festa BirthGay a sorpresa, celebrando un anno dalla sua uscita allo scoperto.
Il corto è stato selezionato per il TlvFest – Tel Aviv International LGBT Film Festival (2023).

Parole del regista: “Happy BirthGay è il prodotto della mia esplorazione delle dinamiche relazionali all’interno della mia famiglia. Mette in evidenza l’armadio della madre piuttosto che quello del figlio. Attraverso l’eccentrico personaggio principale della mamma, il cortometraggio esamina il mondo interiore dei genitori dei gay, una prospettiva meno comune vista nei film.
L’impostazione è nel nostro tempo e la cultura, dove accettare l’omosessualità è considerato un consenso tra la maggioranza. Tuttavia, il cammino verso l’autentica accettazione deve ancora essere lontano tra molte famiglie, per quanto liberali.
L’over-the-top BirthGay partito fornisce un punto di vista divertente delle questioni complesse che il film si occupa. Mi sono divertito a presentarvi la mamma che esagera nei suoi sforzi, la nonna che non dovrebbe nasconderle nulla, e il figlio che è imbarazzato dall'”accettazione” di cui non ha realmente bisogno. Il messaggio che portano è, ovviamente, che l’omosessualità non dovrebbe essere un grosso problema. La farsa si intensifica alla luce delle cornici colorate, dei drammatici movimenti della macchina da presa e della musica horror, che contrasta la celebrazione e contemporaneamente rappresenta l’orrore che ciascuno dei personaggi sperimenta.
Ad un livello più profondo, il film affronta le dinamiche intergenerazionali all’interno delle famiglie, sia sulla percezione del genere e dell’orientamento sessuale, sia nelle relazioni interpersonali. Si occupa anche del peso dei segreti di famiglia che consumano energia e spesso tramandati di generazione in generazione. Creare questo film è stata per me un’esperienza eccezionale, istruttiva e commovente. Spero che tocchi i vostri cuori e sia trovato degno di schermo al vostro festival.”

Biofilmografia:

Niv Manzur, regista israeliano. Nato nel 1996. Ha studiato cinematografia alla Hasifa School – Communication Arts & Digital di Tel Aviv, oltre a recitare presso The Performing Arts Studio fondato da Yoram Leowenstein. Possiede una laurea in Sociologia presso la Open University of Israel. “Happy BirthGay” è il suo primo film. Attualmente sta producendo un altro cortometraggio e sta scrivendo la sceneggiatura per un nuovo lungometraggio.

🇬🇧

Happy BirthGay (Israel, 2023, 16min 09sec)

Category: Short film
Genre: Comedy
Producer: Shira Braude, Niv Manzur
Director: Niv Manzur
Screenplay: Niv Manzur
Photography: Shazar Azmon
Editing: Itai Jamshy
Cast: Dorit Lev Ari, Noam Karmeli, Shifra Milshtein, Gilad Merhavi

Synopsis:

Sad farce. Mom throws her son a huge surprise BirthGay party, celebrating one year since he came out.
The short was selected for the TlvFest – Tel Aviv International LGBT Film Festival (2023).

Words from the director: “Happy BirthGay is the product of my exploration of the relationship dynamics within my family. It highlights the mother’s closet rather than the son’s. Through the eccentric mother character, the short film examines the inner world of gay parents, a less common perspective seen in films.
The setting is in our time and culture, where accepting homosexuality is considered a consensus among the majority. However, the path to true acceptance is still a long way off among many families, no matter how liberal.
The over-the-top BirthGay party provides an entertaining perspective on the complex issues that the film deals with. I enjoyed introducing you to the mother who exaggerates in her efforts, the grandmother who shouldn’t hide anything from her, and the son who is embarrassed by the “acceptance” he doesn’t really need. The message they carry is, of course, that homosexuality shouldn’t be a big deal. The farce intensifies in light of the colored frames, dramatic camera movements and horror music, which contrasts the celebration and simultaneously represents the horror that each of the characters experiences.
On a deeper level, the film addresses intergenerational dynamics within families, both on the perception of gender and sexual orientation, and in interpersonal relationships. It also deals with the weight of energy-consuming family secrets often passed down from generation to generation. Creating this film was an exceptional, educational and moving experience for me. I hope it touches your hearts and is found worthy of screen at your festival.”

Biofilmography:

Niv Manzur, Israeli director. Born in 1996. He studied cinematography at the Hasifa School – Communication Arts & Digital in Tel Aviv, as well as acting at The Performing Arts Studio founded by Yoram Leowenstein. He holds a bachelor’s degree in Sociology from the Open University of Israel. “Happy BirthGay” is his first film. He is currently producing another short film and writing the screenplay for a new feature film.

Iya Iya Iya Iya

Iya Iya Iya Iya

🇮🇹

Iya Iya Iya Iya (Indonesia, 2023, 17min 32sec)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Dramma
Produttore: Rayner Wijaya
Regia: Winner Wijaya
Sceneggiatura: Winner Wijaya, Adit MKM, Rayner Wijaya
Fotografia: Dhyan Galih Witjaksana
Montaggio: Winner Wijaya
Cast: Mariana Resli, Callista Amadira

Sinossi:

Mariana e Callista parlano della loro vita amorosa.

Biofilmografia:

Winner Wijaya è un regista indonesiano. A loro piace fare film fin dalla quinta elementare poiché gli veniva insegnato dal loro insegnante di scuola. Ogni fine settimana, insieme ai loro amici, realizzavano filmati con una videocamera MiniDV. Hanno provato cose nuove e divertenti, hanno dipinto le pareti della casa di verde per il chroma key, hanno indossato maschere di fantasmi, hanno creato storie strane e così via. Il loro cortometraggio documentario “Ojek Lusi” è stato nominato per Piala Citra e ha vinto il premio per il miglior cortometraggio documentario al Festival Film Dokumenter 2017. Nel 2020 hanno vinto il concorso Minikino Best Begadang Filmmaking per il loro film diretto “Hey Guys Balik Lagi Sama Gue, Tuhan!” e sono stati nominati come miglior cortometraggio di finzione al Festival Film Indonesia 2020. Al momento sono in fase di montaggio per il loro primo lungometraggio documentario.

🇬🇧

Iya Iya Iya Iya (Indonesia, 2023, 17min 32sec)

Category: Short film
Genre: Drama
Producer: Rayner Wijaya
Director: Winner Wijaya
Screenplay: Winner Wijaya, Adit MKM, Rayner Wijaya
Photography: Dhyan Galih Witjaksana
Editing: Winner Wijaya
Cast: Mariana Resli, Callista Amadira

Synopsis:

Mariana and Callista talk about their love life.

Biofilmography:

Winner Wijaya is an Indonesian director. They have enjoyed making films since the fifth grade as they were taught by their school teacher. Every weekend, together with their friends, they made films with a MiniDV camcorder. They tried new and fun things, painted the walls of the house green for chroma key, wore ghost masks, created strange stories and so on. Their short documentary film “Ojek Lusi” was nominated for Piala Citra and won the Best Documentary Short Film award at the 2017 Film Dokumenter Festival. In 2020 they won the Minikino Best Begadang Filmmaking competition for their directed film “Hey Guys Balik Lagi Sama Gue, Tuhan!” and were nominated for Best Fiction Short Film at Festival Film Indonesia 2020. They are currently in the editing process for their first feature-length documentary.

Razze Pure

Razze Pure

🇮🇹

Razze Pure (Italia, 2023, 20’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Drama, LGBTQI
Produttore: Michele Cherchi Palmieri, Giuseppe Zampella, Donato Semeraro, Lucia Invernizzi, Ubaldo Giusti
Regia: Giuseppe Zampella
Info Regista: Biofilmografia, Biografia
Sceneggiatura: Donato Semeraro, Giuseppe Zampella
Fotografia: Michele Cherchi Palmieri
Montaggio: Federico Milan
Cast: Sandro Capriati, Daniel Mantovani, Martina Troni

Sinossi:

Durante un corso estivo per giovani agricoltori, Danilo si trova romanticamente e fisicamente attratto da due dei suoi compagni di classe: un ragazzo e una ragazza. Questo sconvolgerà l’equilibrio della loro relazione simbiotica.

Biofilmografia:

Dopo la laurea in Scienze Umanistiche (2011) e il Diploma in Regia cinematografica presso la Civica Scuola di Cinema di Milano (2014), comincia il suo percorso artistico realizzando negli anni diversi cortometraggi e documentari, tutti progetti di cui firma anche la scrittura. Nel 2017 crea il festival di cortometraggi “Bolzano in 48h – short film contest”. Dal 2022 è socio fondatore della casa di produzione cinematografica Matto film s.r.l. Contemporaneamente lavora come location manager in Alto Adige.

🇬🇧

Razze Pure (Italy, 2023, 20’)

Category: Short film
Genre: Drama, LGBTQI
Producer: Michele Cherchi Palmieri, Giuseppe Zampella, Donato Semeraro, Lucia Invernizzi, Ubaldo Giusti
Director: Giuseppe Zampella
Screenplay: Donato Semeraro, Giuseppe Zampella
Photography: Michele Cherchi Palmieri
Editing: Federico Milan
Cast: Sandro Capriati, Daniel Mantovani, Martina Troni

Synopsis:

During a summer course for young farmers, Danilo finds himself romantically and physically attracted to two of his classmates: a boy and a girl. This will upset the balance of their symbiotic relationship.

Biofilmography:

After graduating in Humanities (2011) and obtaining a Diploma in Film Direction at the Civica Scuola di Cinema in Milan (2014), he began his artistic career, making several short films and documentaries over the years, all projects for which he also wrote. In 2017 he created the short film festival “Bolzano in 48h – short film contest”. Since 2022 he has been a founding member of the film production company Matto film s.r.l. At the same time he works as a location manager in South Tyrol.

Talafì

Talafì

🇮🇹

Talafì (Italia, 2022, 12’)

Categoria: Cortometraggio
Genere: Drama, Finzione, Documentario, Sperimentale
Produttore: Giungla Collective
Regia: Giovanni Merlini
Sceneggiatura: Giovanni Merlini
Fotografia: Lorenzo Silano
Montaggio: Pierfrancesco Tripodi
Cast: Marco Rivolta, Lorenzo Acquaviva, Wael Habib

Sinossi:

Il Talafì è un peschereccio che non sa pescare. Un luogo schiacciato dal rumore inarrestabile del suo motore, del suo lavoro. A bordo, tre marinai cercano spazio per i loro desideri. Ma sul Talafì, l’umanità non esiste, ci sono solo quelli che abusano e quelli che sono abusati.

Parole del regista: “Essendo cresciuto davanti ad un porto di Provincia, con “Talafì” mi sono voluto interrogare sulle dinamiche sotterranee che lo animano. Il corto cerca di legare tra loro, con uno sguardo olistico, alcuni tra i temi cardine della contemporaneità, nella convinzione che non possano essere mai pienamente esauriti, soprattutto se trattati singolarmente.”

Biofilmografia:

Giovanni Merlini è nato a Teramo il 30 settembre 1996, ma è cresciuto nella città portuale di San Benedetto del Tronto. Laureato in Storia a Venezia, dove collabora con l’associazione culturale Cineclub Venezia, studia produzione cinematografica alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano. Nel 2018 fonda Giungla Collective con cui produce cortometraggi e videoclip. Dal 2020 vive a Roma.

🇬🇧

Talafì (Italy, 2022, 12’)

Category: Short film
Genre: Drama, Fiction, Documentary, Experimental
Producer: Jungle Collective
Director: Giovanni Merlini
Screenplay: Giovanni Merlini
Photography: Lorenzo Silano
Editing: Pierfrancesco Tripodi
Cast: Marco Rivolta, Lorenzo Acquaviva, Wael Habib

Synopsis:

The Talafì is a fishing boat that doesn’t know how to fish. A place crushed by the unstoppable noise of its engine, of its work. On board, three sailors seek space for their desires. But on Talafì, humanity does not exist, there are only those who abuse and those who are abused.

Words from the director: “Having grown up in front of a provincial port, with “Talafì” I wanted to question the underground dynamics that animate it. The short film tries to link together, with a holistic look, some of the key themes of contemporary life, in the belief that they can never be fully exhausted, especially if treated individually.”

Biofilmography:

Giovanni Merlini was born in Teramo on 30 September 1996, but grew up in the port city of San Benedetto del Tronto. Graduated in History in Venice, where he collaborates with the cultural association Cineclub Venezia, he studies film production at the Luchino Visconti Civic School of Cinema in Milan. In 2018 he founded Giungla Collective with which he produces short films and video clips. Since 2020 he has lived in Rome.


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