CS – #OFF2014 chiusura tra applausi e ospiti internazionali e locali

luxNapoli – Tra applausi scroscianti, ospiti internazionali e qualche lascrima di gioia, si chiude la 7ª edizione del Festival Internazionale di cinema Omosessuale Transgender e Questioning organizzato dall’associazione di Promozione Sociale i-Ken ONLUS associazione LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender), ideato da Carlo Cremona e Marco Taglialatela.

Nella meravigliosa cornice dell’Institut Français di Napoli, sede del Consolato Francese, è andato in scena il “Gran Galà” di chiusura del Film Festival “Omovies 2014”.

Quest’anno oltre 300 film iscritti da ogni parte del mondo, 5 giurie popolari, 90 film selezionati di cui 28 giunti in nomination. Questi ultimi sono stati giudicati da un “élite” di esperti di altissimo livello presieduta da Giovanni Minerba.

I vincitori di questa edizione sono:

Come miglior cortometraggio animazione omovies 2014, “Scroscio d’amore” con la regia di Maria Balzarelli, casting due cuori, una nuvola, uno scroscio di pioggia ed una moto.

Un breve racconto animato che ha saputo raccontare come affrontare le difficoltà per giungere all’Amore“.

Il premio come miglior cortometraggio documentario Omovies 2014 è andato a “Mama, please forgive me” (Stati Uniti) con la regia di Ibai Virgil-Escalera.

A volte basta un semplice gesto, chiedere perdono, per essere capiti, per capirsi e condividere le emozioni“.

Miglior cortometraggio fiction Omovies 2014 è “Instrict Moral Evil”(Olanda), regia di Harm Weistra, coreografo Fernando Domìnguez Rincon.

Una intensa regia che ha saputo raccontare con tre danzatori ricordi e sogni che portano a raggiungere e svelare la propria identità“.

Miglior mediometraggio Fiction Omovies 2014, “Le malliot de bain” (Francia), regia di Mathilde Bayle.

Delicatezza e verità, i sentimenti nuovi e sconosciuti di un ragazzino nei confronti di un adulto“.

Miglior lungometraggio fiction Omovies 2014 è andato a “Il rosa nudo” (Italia) con la regia di Giovanni Coda.Il film racconta la storia, spesso dimenticata, delle vittime GLBT, di odio e discriminazione nella Germania nazista, vittime del cosidetto “Homocaust”.

La giuria tecnica ha motivato così la vittoria: “la conoscenza prima di tutto. Con questo film il regista ha avuto il coraggio di raccontarci con stile evocativo una delle orribili storie dell’umanità, spesso rimosse dalla coscienza civile, quella dei gay torturati e uccisi nei lager nazisti”.

La serata si apre con l’introduzione del “padrone di casa” il Console Generale di Francia – Christian Thimonier – Direttore dell’Institut Français che con la sua ironia è riuscito a toccare le corde, anche quelle più profonde, di un “gap” ancora da colmare per i diritti omosessuali.

Maria Bolignano e Antonio Furia, bravissima la conduttrice ed irriverente la sua spalla, hanno condotto la serata catalizzando l’attenzione della sala gremita di persone e del parterre di personaggi nazionali e internazionali intervenuti sul palco.

Vladimir Luxuria, madrina del Festival, con le sue parole ha strappato applausi e qualche lacrima di gioia, aprendo il triste capitolo della “discriminazione trans nelle carceri napoletane”. Queste le sue dichiarazioni a fine serata:

Un evento partecipato, davvero bello vedere così tanta gente. Un evento davvero emozionante, in cui si è parlato di cinema, di cortometraggi, e di inclusione. Credo che Napoli possa essere la città leader per insegnare cosa significa la cultura dell’inclusione anche agli altri“.

Più volte emozionato è stato lui, Carlo Cremona, l’anchorman della serata:

Napoli finalmente è stata internazionale. Abbiamo avuto l’Asia, l’Europa, il Nord Europa e l’Europa Mediterranea che hanno discusso, si sono confrontate in un clima di grande fratellanza e di grande cultura. Nessuna casa poteva essere migliore dell’Istituto della Cultura di Francia. Purtroppo questa location ci fa sempre rimpiangere di più l’Italia.

Straordinaria Valentina Stella che ha emozionato tutti con la sua meravigliosa voce sulle note di “passione”. Coreografici i balli indiani di Yuvraaj Parashar e Kapil Sharma, pluripremiati attori indiani che hanno presentato al festival il primo film Bollywood gay, lottando contro tutti pur di far valere i propri diritti civili.

Presentato in anteprima lo spot di i-Ken onlus in associazione con il Comune di Napoli, Assessorato ai giovani “N4pl3s1nl0ve” (Naples in Love) per la diffusione in città della cultura delle differenze.

Sul palco anche il Direttore dell’UNAR Marco De Giorgi, che ha presentato il progetto in partnership con Telecom Italia, Safim ed i-Ken onlus per l’inserimento lavorativo e formazione lavoro di persone LGBT.

Presenti in sala anche il regista spagnolo Carlos Ocho e l’avvocato penalista partenopeo Antonemilio Krogh.

Non è mancato il momento comico delle delle “Sex and the Sud” che hanno strappato sorrisi e applausi con le loro ironiche battute sulle donne, ma anche musica con il primo coro gay napoletano (Cor@Cor) che da Napoli partirà con una tournè in tutto il meridione.

La lettura del messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato a Carlo Cremona, chiude questa 7ª edizione di Omovies ma apre scenari fino ad oggi inimmaginabili per la parità dei rapporti omosessuali.

L’iniziativa costituisce un’occasione di riflessione su temi di rilevanza essenziale quali l’impegno comune per il superamento delle barriere rappresentate dalla diversità in tutte le sue forme: il linguaggio universale dell’arte può contribuire efficacemente, ponendo domande e sollecitando la riflessione, all’affermarsi, soprattutto tra le nuove generazioni, di un sistema di valori condivisi, atto ad evitare qualsiasi forma di discriminazione ed esclusione sociale fondata sugli orientamenti sessuali e l’identità di genere.

Un evento così articolato, abbisogna di partner attenti e solidali con questa tematica.

Si ringrazia:
Motor Village di Napoli – dealer Fiat-Chrysler, main sponsor del Festival Omovies.
Telecom per il progetto/tirocineo realizzato per il recupero di persone “LGBT”.
Il patrocinio morale “UNAR”- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e alla Regione Campania.

Le collaborazioni: P.A.N. di Napoli, Città della Scienza, CFCC – Coordinamento Festival Cinematografici Campania, Institut Francais, Madre – Fondazione donnaregina per le arti contemporanee, Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Mafia NO.

I partners: Borgovillage gay Napoli; Mad4Com; PM3; Aperì Pride; ANDDOS; RAIN; Wand; Napoli Rainbow Choir; Napoli Pride.

uff stanoa MAD4COM