CameraChild

CameraChild

CameraChild (Stati Uniti  2024 56min 40sec) 

Categoria: Mediometraggio 

Genere: Drammatico 

Produttore:  Ames Stevens 

Regia: Ames Stevens 

Sceneggiatura: Ames Stevens, Emily Youngerman, Luka Vonier 

Cast:  Luka Vonier, Theo Duclo 

Sinossi:  

EN: “CameraChild” was originally conceived by co-founder Ames Stevens to process their experiences as a closeted trans kid growing up in the internet era. The film is part-musical, part-YouTube diary, part-introspective character study and part-coming of age. It has as much in common with “The Truman Show” as it does “Inside”- if they were both made by a trans Casey Neistat. CameraChild is an entry in the emerging genre of “internet cinema” pioneered by trans filmmakers such as Jane Schoenbrun and Vera Drew. 

ITA: “CameraChild” è stato originariamente concepito dal co-fondatore Ames Stevens per elaborare le loro esperienze come un ragazzo trans chiuso crescendo nell’era di internet. Il film è in parte musicale, in parte YouTube, in parte introspettivo e in parte maturo. Ha tanto in comune con “The Truman Show” quanto “Inside”- se entrambi sono stati fatti da un trans Casey Neistat. CameraChild è un ingresso nel genere emergente del “cinema internet” promosso da registi trans come Jane Schoenbrun e Vera Drew. 

Biofilmografia:    

EN: Ames Stevens is a bombastic genderqueer filmmaker from humble desert roots in Tucson, Arizona. From science fiction to queer rom-coms to experimental travel vlogs, their versatile filmography is always marked by a heightened aesthetic eye and an appeal to collective imaginations. Ames has worked as a Production Coordinator in New York City for the last two years before returning home to focus on creative projects. 

Ames Stevens is the co-founder of SetRise Studios, a queer art collective dedicated to communal production practices. In the process of filming CameraChild, SetRise Studios innovated a collective production model based on skill sharing, rotating production roles and collaborative scriptwriting. The result is a deeply personal film which is just as joyful as it is experimental. 

ITA: Ames Stevens è un regista genderqueer pomposo dalle umili radici del deserto di Tucson, in Arizona. Dalla fantascienza alle commedie queer ai vlog di viaggio sperimentali, la loro filmografia versatile è sempre caratterizzata da un occhio estetico acuto e da un appello all’immaginazione collettiva. Ames ha lavorato come coordinatore di produzione a New York negli ultimi due anni prima di tornare a casa per concentrarsi su progetti creativi. 

Ames Stevens è il co-fondatore di SetRise Studios, un collettivo di arte queer dedicato alle pratiche di produzione collettiva. Nel processo di ripresa di CameraChild, SetRise Studios ha innovato un modello di produzione collettiva basato sulla condivisione delle competenze, la rotazione dei ruoli di produzione e la sceneggiatura collaborativa. Il risultato è un film profondamente personale, tanto gioioso quanto sperimentale. 

 

Buon Solstizio!

Buon Solstizio!

Buon Solstizio! (Italia  2024 4min 36sec) 

Categoria: Cortometraggio 

Genere: Erotico, Commedia 

Produttore: Werther Germondari 

Regia: Werther Germondari 

Sceneggiatura: Werther Germondari 

Cast:  Werther Germondari 

Sinossi:  

EN: Everything you wanted to know about Santa Claus but never dared ask. 

ITA: Tutto quello che avreste voluto sapere di babbo natale ma non avete mai osato chiedere. 

Biofilmografia:    

EN: Werther Germondari (Rimini, Italy, 1963) is a visual artist, independent director and performer who lives and works in Rome and Amelia (in the Italian region of Umbria). Werther tells funny and surreal stories, joyfully experimenting with the gender boundaries. With the help of his comic talent, Werther playfully encourages political reflection. 

Werther identifies as a non-binary person. However, he chose to use the masculine pronoun for this biography, regarding his work as a director: 

Werther graduated in 1988 with a scholarship at the Centro Sperimentale di Cinematografia in Rome. He then obtained a degree in theatre directing at the University of Bologna. During his studies he was already interested in innovative, experimental, neo-conceptual and situational dynamics, characterized by an ironic and surreal style. For many years he has experimented within these artistic movements using a wide variety of expressive media (from painting to installation, from photography to film, from video to performance). With his projects he has participated in numerous international group and personal exhibitions. As an independent director, he has often collaborated with his life partner Maria Laura Spagnoli, using their intense pansexual adventures as inspiration for many short films. Short films which have been screened at many festivals (including Cannes in 1994 and Venice in 1996) and distributed in European cinemas and on many international television channels. 

At the end of the 90s Werther began to think about a long-term project with the desire for stories in which sex can also become an encouragement to political reflection, denized “Tractatus logico-phileroticus”. Many of his short films could be considered “post-porn” movies for the presence of sexually “explicit” scenes. But for Werther they play a consistently narrative function. The explicit scenes in Werther’s films serve to convey the extent to which a story can be told more (or less) effectively and the differences that emerge when some stories are considered with (or without) the presence of explicit scenes. Or try to create an explicit scene that is an essential part of the story, to the point that its omission does not allow an accurate expression of the vision of the work. All this is done in an attempt to undermine the superficial public view of erotic and pornographic scenes and show that what seems scandalous is often banal compared the hypocrisy that dominates human social relations. 

ITA: Werther Germondari (Rimini, Italia, 1963) è un artista visivo, regista indipendente e performer che vive e lavora a Roma e Amelia (nella regione italiana dell’Umbria). Werther racconta storie divertenti e surreali, sperimentando gioiosamente ai confini dei generi. Con l’aiuto del suo talento comico, Werther incoraggia giocosamente la riflessione politica. 

Werther si identifica come una persona non binaria. Tuttavia, ha scelto di usare il pronome maschile per questa biografia, in merito al suo lavoro di regista: 

Werther si è laureato nel 1988 con una borsa di studio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha poi conseguito la laurea in regia teatrale presso l’Università di Bologna. Durante i suoi studi era già interessato a dinamiche innovative, sperimentali, neo-concettuali e situazionali, caratterizzate da uno stile ironico e surreale. Per molti anni ha sperimentato all’interno di questi movimenti artistici utilizzando un’ampia varietà di media espressivi (dalla pittura all’installazione, dalla fotografia al film, dal video alla performance). Con i suoi progetti ha partecipato a numerose mostre collettive e personali internazionali. Come regista indipendente, ha spesso collaborato con Maria Laura Spagnoli, sua compagna di vita, utilizzando anche le loro intense avventure pansessuali come ispirazione per molti cortometraggi. Cortometraggi che sono stati proiettati in molti festival (tra cui Cannes nel 1994 e Venezia nel 1996) e distribuiti nei cinema europei e su molti canali televisivi internazionali. 

Alla fine degli anni ’90 Werther ha iniziato a pensare a un progetto a lungo termine con il desiderio di storie in cui il sesso può anche diventare un incoraggiamento alla riflessione politica, deniminato “Tractatus logico-phileroticus”. Molti dei suoi cortometraggi potrebbero essere considerati film “post-porno” per la presenza di scene sessualmente “esplicite”. Ma per Werther svolgono una funzione costantemente narrativa. Le scene esplicite nei film di Werther servono a trasmettere la misura in cui una storia può essere raccontata in modo più (o meno) efficace e le differenze che emergono quando alcune storie sono considerate con (o senza) la presenza di scene esplicite. Oppure cercare di creare una scena esplicita che sia parte essenziale della storia, al punto che la sua omissione non consenta un’espressione accurata della visione dell’opera. Tutto questo viene fatto nel tentativo di minare la visione superficiale del pubblico delle scene erotiche e pornografiche e di mostrare che ciò che sembra scandaloso è spesso banale rispetto all’ipocrisia che domina le relazioni sociali umane. 

Sette Minuti

Sette Minuti

Sette Minuti (Italia  2024 15min) 

Categoria: Cortometraggio 

Genere: Documentario 

Produttore: Antonio Messino 

Regia: Alessia Bottone 

Sceneggiatura:  Alessia Bottone 

Fotografia:  Pina Mastropietro 

Cast: Pierluigi Gigante, Mia Benedetta, Consuelo Ciatti, Enzo Provenzano, Lucia Batassa, Mario Di Santo 

Sinossi:  

ITA: Alfredo parla da solo, o meglio parla con una sigaretta. Brutta cosa la solitudine, quella vera, soprattutto a settant’anni.
Alfredo è un uomo che ha amato un altro uomo, Mario. Lo ha amato talmente tanto da trovare il coraggio di fare coming out e perdere il lavoro e la famiglia. Mario invece ha continuato la sua vita matrimoniale, poi è diventato padre e infine nonno, perché lui è gay, ma solo part-time.
Alfredo non ce la fa a lasciarlo andare ma non riesce neanche a vivere quella relazione a metà e allora ecco che la separazione diventa inevitabile. 

Inizialmente Alfredo si convince di poter sfuggire alla malinconia ma poi, per sbaglio, infila una maglietta del compagno e rivede tutta la loro vita assieme.
Sì perché basta un profumo, un odore per tornare lì, dove si è stati amati. Mario non vuole più separarsi da quell’odore che si trasforma in ossessione, convinto che una volta sparito, spariranno anche le ultime tracce del loro amore.
Sette minuti è il tempo necessario per fumare una sigaretta sul balcone,
Sette minuti per pensare alla propria vita e scoprire che per esistere ci vuole coraggio, anche quello che gli altri non hanno avuto. 

EN: Alfredo speaks to himself, or better speak with a cigarette. Bad thing the loneliness, the real one, especially at seventy. 

Alfredo is a man who loved another man, Mario. She loved him so much that she found the courage to come out and lose her job and family. Mario instead continued his married life, then became a father and finally grandfather, because he is gay, but only part-time. 

Alfredo can not let go but he can not live that relationship halfway and then the separation becomes inevitable. 

Initially Alfredo is convinced that he can escape the melancholy but then, by mistake, he puts on a shirt of his companion and sees their whole life together. 

Yes, because a scent is enough to return there, where you were loved. Mario no longer wants to separate himself from that smell that turns into obsession, convinced that once gone, the last traces of their love will also disappear. 

Seven minutes is the time it takes to smoke a cigarette on the balcony, 

Seven minutes to think about your life and discover that to exist you need courage, even what others have not had. 

Biofilmografia:    

ITA: Regista, sceneggiatrice e giornalista laureata in Istituzioni e Politiche per i Diritti Umani e la Pace-Università degli Studi di Padova. Nel 2017 consegue il Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati dell’Università degli Studi di Padova. 

Dal 2020 ha lavorato sul set e nella produzione di film internazionali tra i quali “Without Blood” di Angelina Jolie, “Conclave” di Edward Berger, “A Sudden Case of Christmas” di Peter Chelsom, “The Pope Exorcist” di Julius Avery e come assistente del regista israeliano Avi Nesher di “The Monkey House”. Si è occupata della regia, sceneggiatura del cortometraggio “Violenza invisibile“, dedicato alla violenza sulle donne, “La Napoli di mio padre”, realizzato con materiale di archivio e interpretato da Valentina Bellè – Menzione Speciale Nastri d‘Argento 2021, vincitore di 27 Premi (tra cui Miglior Sceneggiatura, Miglior Regia, Miglior Montaggio), selezionato a più di 90 festival internazionali e italiani e tradotto in 8 lingue. Tra il 2018 e il 2029 dirige e produce due documentari: “Ritratti in controluce“ e di “Ieri come oggi“. Nel 2013 pubblica “Amore ai tempi dello stage“, Galassia Arte e “Papà mi presti i soldi che devo lavorare?” Edizioni Feltrinelli. 

Nel 2017 le sono stati riconosciuti alcuni premi per le sue inchieste: il Premio Giornalistico Claudia Basso con l’inchiesta Pfas, il Premio Bisceglia per la comunicazione sociale e il Premio Goattin per una video inchiesta sulle barriere architettoniche. Nel 2018 rientra tra i finalisti del Premio Cesare Zavattini per la realizzazione di progetti di riuso creativo del cinema d’archivio. 

EN: Director, screenwriter and journalist graduated in Institutions and Policies for Human Rights and Peace-University of Padua. In 2017 he obtained the Master’s degree in Screenwriting from Carlo Mazzacurati of the University of Padua. 

Since 2020 he has worked on the set and in the production of international films including “Without Blood” by Angelina Jolie, “Conclave” by Edward Berger, “A Sudden Case of Christmas” by Peter Chelsom, “The Pope Exorcist” by Julius Avery and as assistant director to the Israeli Avi Nesher of “The Monkey House”. She was the director, screenwriter of the short film “Invisible Violence”, dedicated to violence against women, “My father’s Naples”, made with archive material and played by Valentina Bellè – Special Mention Silver Ribbons 2021, winner of 27 Awards  (including Best Screenplay, Best Direction, Best Editing), selected to more than 90 international and Italian festivals and translated into 8 languages. Between 2018 and 2029 he directed and produced two documentaries: “Portraits in backlight” and “Yesterday as today”. In 2013 he published “Love at the time of the stage”, Galassia Arte and “Dad lend me money that I have to work?” Edizioni Feltrinelli. 

In 2017, she was awarded several prizes for her research: the Claudia Basso Prize for journalism with the Pfas survey, the Bisceglia Prize for social communication and the Goattin Prize for a video survey on architectural barriers. In 2018, she was one of the finalists for the Cesare Zavattini Prize for creative reuse projects of archive cinema. 

Aunt Cindy and The Alchemist

Aunt Cindy and The Alchemist

Aunt Cindy and The Alchemist (Stati Uniti  2024 11min 21sec) 

Categoria: cortometraggio 

Genere: dramma 

Produttore: Jeanne Scott 

Regia: Devin Scott 

Sceneggiatura: Devin Scott 

Cast: Casey Campbell 

Sinossi:  

EN: Aunt Cindy and The Alchemist is a short film that revolves around a seemingly ordinary family whose lives take a surprising turn. The story centers on Elena, a spirited woman with a close bond with her father, a retired advertising man who’s claim to fame was promoting the new Ford Mustang convertible. Elena’s life with her husband and son appears idyllic on the surface, but as the film unfolds, subtle hints reveal underlying tensions. The family’s dynamic shifts when Elena takes a road trip through Italy with (The Alchemist) and discovers the true meaning of love. As they delve deeper into the alchemist’s world, long-buried secrets and ambitions rise to the surface, leading to an unexpected and life-altering twist in the final moments. 

ITA: Aunt Cindy and The Alchemist è un cortometraggio che ruota attorno a una famiglia apparentemente ordinaria le cui vite prendono una svolta sorprendente. La storia è incentrata su Elena, una donna vivace con un legame stretto con il padre, un uomo di pubblicità in pensione che ha rivendicato la fama promuovendo la nuova Ford Mustang convertibile. La vita di Elena con il marito e il figlio sembra idilliaca in superficie, ma mentre il film si svolge, sottili accenni rivelano le tensioni sottostanti. La dinamica della famiglia cambia quando Elena fa un viaggio in Italia con (L’Alchimista) e scopre il vero significato dell’amore. Mentre si addentra nel mondo dell’alchimista, segreti e ambizioni sepolti da tempo salgono alla superficie, portando a un inaspettato e sconvolgente svolta negli ultimi momenti. 

Biofilmografia:    

EN: Born and raised in San Diego, Devin Scott started making films at the age of 9 with his father’s super 8 movie camera. After graduating Magna Cum Laude from film school, he formed American Dream Cinema, where he and his wife/producer Jeanne Scott have created and produced award winning commercials, music videos, documentaries, and short films. Devin has been honored with many industry related awards. 

ITA: Nato e cresciuto a San Diego, Devin Scott ha iniziato a girare film all’età di 9 anni con la macchina da presa super 8 del padre. Dopo aver conseguito la laurea magna cum laude presso la scuola di cinema, ha formato American Dream Cinema, dove lui e sua moglie/ produttore Jeanne Scott hanno creato e prodotto spot pubblicitari, video musicali, documentari e cortometraggi. Devin è stato onorato con molti premi relativi al settore. 

All That Matters

All That Matters

ALL THAT MATTERS (Brasile  2024 20min) 

Categoria: Cortometraggio 

Genere: Documentario, Trans 

Produttore: Coraci Ruiz, Hidaglo Romer, Julio Matos 

Regia: Coraci Bartman Ruiz 

Sceneggiatura: Coraci Bartman Ruiz, Luiza Fagá 

Sinossi:  

EN: “All That Matters” tells the story of three families of trans people and their processes of understanding and celebration of their identities. These mums, dads and grandparents take a step forward and decide to fight for a society that respects and values diversity. Directed by a filmmaker who is herself the mother of a young trans person, the film connects generations by showing stories of love, transformation and learning. 

ITA: “All That Matters” racconta la storia di tre famiglie di persone trans e dei loro processi di comprensione e celebrazione delle loro identità. Queste mamme, papà e nonni fanno un passo avanti e decidono di lottare per una società che rispetta e valorizza la diversità. Diretto da una regista che è la madre di una giovane persona trans, il film collega le generazioni mostrando storie di amore, trasformazione e apprendimento. 

Biofilmografia:    

EN: Coraci Ruiz has been a documentary filmmaker since 2003, when she took part in founding the production company Cisco Lab, which specialises in themes related to human rights, social movements, the environment and popular culture. 

She has a degree in Dance, a Master’s in Audiovisual Culture and Media, a PhD in Multimedia and is currently a postdoctoral researcher, all at Unicamp. 

Her first feature, “Letters to Angola” (2012), took part in several festivals and won awards in Brazil, Angola, Portugal and Belgium; her second, “Threshold” (2020), took part in more than eighty festivals in several countries and won twenty-two awards in Brazil and abroad; “Blooming on the Asphalt” (2022), her third feature, was shown at festivals in several countries and won fourteen awards in Brazil and abroad. 

She has also directed a number of short films, including “All That Matters” (2024), “The Enchanted Day of the Erês” (2023), “Strong Feather” (2019) and “Another City” (2009); and the television series “A Day in the Life of Paraty and Ilha Grande” (2022) and “Brazilian Sonorities: Women’s Lyrics” (2023); as well as a variety of content for television and educational and social videos. 

She is currently working on the development of his fourth feature film, “Iridescent”, which in 2021 received support from the Canadian foundation Alter Ciné, and was selected for the #LINK FIDBA 2023 (Buenos Aires International Documentary Festival) project development laboratory. 

ITA: Coraci Ruiz è documentarista dal 2003, quando ha partecipato alla fondazione della società di produzione Cisco Lab, specializzata in temi legati ai diritti umani, ai movimenti sociali, all’ambiente e alla cultura popolare. 

Laureata in Danza, Master in Cultura e Media Audiovisivi, Dottorato in Multimedia e attualmente ricercatrice post-dottorato presso l’Unicamp. 

Il suo primo lungometraggio, “Lettere ad Angola” (2012), ha partecipato a diversi festival e vinto premi in Brasile, Angola, Portogallo e Belgio; il suo secondo, “Soglia” (2020), ha preso parte a più di ottanta festival in vari paesi e ha vinto ventidue premi in Brasile e all’estero;  “Blooming on the Asphalt” (2022), il suo terzo lungometraggio, è stato mostrato in festival di diversi paesi e ha vinto quattordici premi in Brasile e all’estero. 

Ha anche diretto numerosi cortometraggi, tra cui “Tutto ciò che conta” (2024), “Il giorno incantato di Erês” (2023), “Piuma forte” (2019) e “Un’altra città” (2009); e la serie televisiva “Un giorno nella vita di Paraty e Ilha Grande” (2022) e  “Brazilian Sonorities: Women’s Lyrics” (2023); oltre a una varietà di contenuti per la televisione e video educativi e sociali. 

Attualmente sta lavorando allo sviluppo del suo quarto lungometraggio, “Iridescent”, che nel 2021 ha ricevuto il sostegno della fondazione canadese Alter Ciné ed è stato selezionato per il laboratorio di sviluppo del progetto #LINK FIDBA 2023 (Buenos Aires International Documentary Festival). 

Eclipse of a Relationship

Eclipse of a Relationship

Eclipse of a Relationship(Italia 2024 9min 28 sec) 

Categoria: cortometraggio 

Genere: dramma, erotico 

Produttore: Carlo Francesco, Jacopo Maffei Faccioli 

Regia: Nino Zeno 

Fotografia: Francesco Pifferi 

Cast: Fabio Cavalera, Jacopo Roati, Roberto Gobbi 

 

Sinossi:  

EN: To save a difficult relationship, a man tells his boyfriend what to do. Allowing a third man into the couple accelerates the inevitable decline of their feelings for each other. 

ITA: Per salvare una relazione difficile, un uomo dice al suo fidanzato cosa fare. L’introduzione di un terzo uomo nella coppia accelererà l’inevitabile declino dei loro sentimenti. 

Biofilmografia:    

EN:  Nino Zeno is known as a director. He is best known for his films Eclipse of a Relationship (2024), A Road to Darkness (2023) and Anatomy of a Relationship (2022).

ITA:  Nino Zeno è conosciuto come regista. È celebre per i suoi film Eclipse of a Relationship (2024), A Road to Darkness (2023) e Anatomy of a Relationship (2022).

 

AKOE/AMFI – The Story of a Revolution (*Just to sleep on their chest…)

AKOE/AMFI – The Story of a Revolution (*Just to sleep on their chest…)

AKOE/AMFI – The Story of a Revolution (*Just to sleep on their chest…) (Grecia  2024 1h 11min) 

Categoria: Lungometraggio 

Genere: Documentario 

Produttore: Marina Danezi 

Regia: Iossif Vardakis 

Sceneggiatura: Iossif Vardakis 

Sinossi:  

EN: In 1977 a group of friends created A.K.O.E. – the Greek Homosexual Liberation Movement. The movement’s magazine – “Amfi” – and its offices at the legendary basement on Zalongou street, will become a place of refuge for the Greek LGBT community until 1990. AKOE and Amfi, will be the first reference points for a community that is just beginning to gain conscience and organize. It will be a revolution for the right to exist, the right to happiness, the right to love. Its story is told for the first time. 

ITA: Nel 1977 un gruppo di amici ha creato A.K.O.E. – il Movimento greco per la liberazione degli omosessuali. La rivista del movimento – “Amfi” – e i suoi uffici nel leggendario seminterrato della via Zalongou, diventeranno un luogo di rifugio per la comunità LGBT greca fino al 1990. AKOE e Amfi, saranno i primi punti di riferimento per una comunità che sta appena iniziando a prendere coscienza e ad organizzarsi. Sarà una rivoluzione per il diritto di esistere, il diritto alla felicità, il diritto all’amore. La sua storia è raccontata per la prima volta. 

Biofilmografia:    

EN: Iosif Vardakis is known as an actor and director. He is famous for his participation in AKOE/AMFI: I istoria mias epanastasis (*Na koimamai sto stithos tou) (2023), Nirvana (2001) and Invisible (2015).

ITA:  Iosif Vardakis è conosciuto come attore e regista. È celebre per aver partecipato a AKOE/AMFI: I istoria mias epanastasis (*Na koimamai sto stithos tou) (2023)Nirvana (2001) e Invisible (2015).

Siamo Qui

Siamo Qui

Siamo qui (Italia 2024 41min 07 sec) 

Categoria: mediometraggio 

Genere: documentario 

Produttore: Rain Arcigay Caserta ODV 

Regia: Dario Lauritano 

Sceneggiatura: Dario Lauritano 

Fotografia: Elena Chiappa 

Montaggio: Filippo Orrù, Francesco Maciocci 

Cast: Mar Del Bene, Santo Perrotta, Bernardo Diana, Marilù D’Angelo, Enzo Genovese 

 

Sinossi:  

EN:  Following the winning of the Creative Living Lab call by Rain Arcigay, the association decided to use the property of the Faber park for an innovative project. In fact the villa, confiscated from the camorra and assigned to the association in 2018, will become a place of fundamental aggregation and sharing. The role played by the pond Allocca, a body of water that manages to immediately capture the attention of those who visit the property will also be fundamental and primary.

ITA:  In seguito alla vittoria del bando Creative Living Lab da parte di Rain Arcigay, l’associazione ha deciso di utilizzare l’immobile del parco Faber per un progetto innovativo. Infatti la villa, confiscata alla camorra e assegnata all’associazione nel 2018, diventerà un luogo di aggregazione e condivisione fondamentale. Fondamentale e primario sarà anche il ruolo svolto dal laghetto Allocca, uno specchio d’acqua che riesce a catturare subito l’attenzione di chi visita l’immobile.

Biofilmografia:    

EN: Dario Lauritano was born in 1994. He studied cinema at DAMS (Art, Music and Entertainment) in Rome. He has written and directed his first feature short film, False Negative, between 2015 and 2016. After attending screenwriting and director courses, he directed Erre (2017), Rapsòdia (2019) and Come stai (2022). He is currently studying cinema and animation at Centro Sperimentale di Cinematografia, in Turin. 

ITA: Dario Lauritano è nato nel 1994. Ha studiato cinema a DAMS (Arte, Musica e Spettacolo) di Roma. Ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio, False Negative, tra il 2015 e il 2016. Dopo aver frequentato corsi di sceneggiatura e regia, ha diretto Erre (2017), Rapsòdia (2019) e Come stai (2022). Attualmente studia cinema e animazione al Centro Sperimentale di Cinematografia, a Torino. 

 

A Closet-Free Home

A Closet-Free Home

A Closet-Free Home (Spagna 2024 1h 20min) 

Categoria: lungometraggio 

Genere: documentario 

Produttore: Eduardo Cubillo 

Regia: Eduardo Cubillo 

Sceneggiatura: Eduardo Cubillo, Hernando Gómez, Guillermo Cubillo 

Fotografia: Hacomar Casimino 

Montaggio: Eduardo Cubillo 

 

Sinossi:  

EN: A CLOSET-FREE HOME takes us into the almost impossible dream of creating the first public residence for LGBTI seniors in the world in Madrid. Through the testimonies of seven of its future residents, we will learn about the reality of this collective as they enter old age, their rejection, and their fear of going backward in who they are and what they have achieved, as people and as a community. We will witness the extraordinary adventure of this generation that went from prisons, concealment, and shame to turn Spain and Madrid into world referents of equality and respect. A dramatic comedy with solid characters, shocking, sometimes quirky, and sometimes revolutionary, but always fascinating; whose stories will make you laugh, cry and reflect on life, dignity, and coherence while the project of a residence for LGTBI seniors in Villaverde takes shape. 

ITA: A CLOSET-FREE HOME ci porta nel sogno quasi impossibile di creare la prima residenza pubblica per anziani LGBTI del mondo a Madrid. Attraverso le testimonianze di sette dei suoi futuri residenti, impareremo la realtà di questo collettivo mentre entrano in vecchiaia, il loro rifiuto e la loro paura di andare indietro nella loro identità e nei loro risultati, come persone e come comunità. Assisteremo alla straordinaria avventura di questa generazione che è passata dalle prigioni, dall’occultamento e dalla vergogna a trasformare la Spagna e Madrid in referenti mondiali di uguaglianza e rispetto. Una commedia drammatica con personaggi solidi, scioccanti, a volte stravaganti e rivoluzionari, ma sempre affascinanti; le cui storie vi faranno ridere, piangere e riflettere sulla vita, la dignità e la coerenza mentre prende forma il progetto di una residenza per anziani LGTBI a Villaverde. 

Biofilmografia:    

EN: Eduardo Cubillo is a film director born in Santa Cruz de Tenerife. With over a decade of experience in the audiovisual industry, he has established himself as a prominent figure in the film and advertising industry. 

ES: Eduardo Cubillo es un director de cine nacido en Santa Cruz de Tenerife. Con más de una década de experiencia en el sector audiovisual, se ha consolidado como una destacada figura en la industria cinematográfica y publicitaria. 

ITA: Eduardo Cubillo è un regista nato a Santa Cruz de Tenerife. Con oltre un decennio di esperienza nel l’industria audiovisiva, si è affermato come figura di spicco nel settore cinematografico e pubblicitario. 

Bear Week Diaries

Bear Week Diaries

BEAR WEEK DIARIES (Italia 2024 01ora 14min 00sec) 

Categoria: Lungometraggio, Documentario 

Genere: Persone e Società, Docufiction, LGBTQIA+ 

Produttore: Jonhathan Yaskoff, Francesco Vito Longo 

Regia: Antongiulio Panizzi 

Sceneggiatura: Martin Gerigk 

Cast: Robert Fuller, John Yaskoff, William Newcomb 

Sinossi:  

EN: “BEAR WEEK DIARIES” is a documentary film that explores the vibrant community of “bears,” where middle-aged men gather in Provincetown, Massachusetts, for one week every July. The film follows the events of Bear Week, where men from all over the world come together to meet, dance, and cruise in an atmosphere of body positivity. The documentary explores different sides of this community, amplifying every theme and emotion, and features interviews with the most important characters of Bear Week and its underground counterpart, Bear Mania. The main plot follows the story of William and Ryan, who fall in love with each other but are stuck in a teenager’s behaviour, unable to recognize their true love. Between each scene and every interview, the film has different layers, with flashy and overwhelming images of Bear Week, the calm of the sea and the dunes of Provincetown, the huge dance floors, and the cosy nights in private houses and moonlit decks. Provincetown is a small town that has become more expensive than Capri, attracting people in their forties and fifties who still love to live like they’re teenager. But can a 50-year-old body keep up with these extreme behaviours? “Forever Young” is a compelling and insightful film that explores the nuances and complexities of this unique and very strong community, while also asking the poignant question: how do we all relate to a body that grows older every day? 

ITA: “Bear Week Diaries” è un documentario che esplora a fondo la dinamica e vivace comunità dei “bears”, una sottocultura all’interno della comunità LGBTQ+ in cui uomini di mezza età si riuniscono ogni anno a Provincetown, Massachusetts, per una celebrazione nota come Bear Week. Il film cattura l’essenza di questo evento della durata di una settimana, durante il quale uomini da tutto il mondo si riuniscono per connettersi, ballare e abbracciare la positività corporea in un ambiente accogliente e privo di giudizi. 

Il documentario dipinge un quadro vivido della Bear Week, contrapponendo la sua atmosfera vibrante ed energica con lo sfondo sereno della bellezza naturale di Provincetown—i mari calmi, le dune ondulate e le notti tranquille. Attraverso interviste con figure chiave sia della Bear Week mainstream che della sua controparte sotterranea, Bear Mania, il film offre un’esplorazione multilivello di questa comunità unica, amplificando i diversi temi ed emozioni presenti, dalla gioia e celebrazione all’introspezione e vulnerabilità. 

Al centro della narrazione c’è la storia d’amore di William e Ryan, due uomini che si trovano infatuati l’uno dell’altro, ma lottano per superare i comportamenti adolescenziali e riconoscere ed abbracciare il loro vero amore. La loro storia si intreccia con il contesto più ampio della Bear Week, riflettendo le sfide universali dell’amore, della scoperta di sé e dell’accettazione. 

Il documentario tocca anche il paradosso dell’invecchiamento all’interno di una cultura che celebra l’esuberanza giovanile e la fisicità. Provincetown, un tempo una tranquilla cittadina di mare, si è trasformata in una destinazione di alto livello che attrae un pubblico maturo che, nonostante l’età, continua a vivere con l’energia e il fervore di quando erano più giovani. Questo solleva una domanda provocatoria: un corpo di 50 anni può tenere il passo con uno stile di vita così intenso? 

“Bear Week Diaries” è un’esplorazione coinvolgente dell’identità, della comunità e del passare del tempo. Offre uno sguardo penetrante su come ci relazioniamo ai nostri corpi che invecchiano, celebrando al contempo lo spirito duraturo di una comunità che si rifiuta di lasciarsi definire dall’età. Il film è sia un omaggio ai “bears” sia una riflessione sull’esperienza umana più ampia di crescere e invecchiare in un mondo che spesso privilegia la giovinezza. 

 

Biofilmografia:    

EN:. Antongiulio Panizzi, is a director and tv producer with a degree in architecture. He has been working for the main Italian networks, in mostly cultural entertainment and docu-reality shows. He has directed the documentary “My Way – The Rise And Fall Of Silvio Berlusconi”, written by Alan Friedman and distributed on Netflix, the documentary “Piano Lessons – the life and art of German Diez”, with the support of American Liszt Society, on air on Sky Classica, who premiered at the Silicon Beach Film Festival in Los Angeles and at The Torino Film Festival
in 2021, and the film documentary “The Girl In The Fountain” about Anita Ekberg, with Monica Bellucci. He worked in the United States, especially in New York where, amongst other works, he realized his first theatrical piece: Horatio, at the HERE theater in Manhattan. 

ITA: Antongiulio Panizzi è un regista e produttore televisivo con una laurea in architettura. Ha lavorato per le principali reti italiane, specializzandosi principalmente in programmi di intrattenimento culturale e docu-reality. Tra i suoi lavori più noti, ha diretto il documentario “My Way – The Rise And Fall Of Silvio Berlusconi”, scritto da Alan Friedman e distribuito su Netflix. Ha anche diretto il documentario “Piano Lessons – the life and art of German Diez”, realizzato con il supporto dell’American Liszt Society e trasmesso su Sky Classica, che è stato presentato in anteprima al Silicon Beach Film Festival di Los Angeles e al Torino Film Festival nel 2021. 

Panizzi ha inoltre diretto il film documentario “The Girl In The Fountain” su Anita Ekberg, con Monica Bellucci. Ha lavorato negli Stati Uniti, in particolare a New York, dove ha realizzato diversi progetti, tra cui il suo primo spettacolo teatrale: Horatio, presso il teatro HERE di Manhattan. 

 

 


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