Comunicato stampa
A quarant’anni dalla scoperta dell’HIV: un documentario italiano
racconta le vite di 4 giovani HIV+ Proiezione in anteprima per le scuole Omovies Film Festival lo presenta in anteprima alle scuole
Evento al cinema Vittoria organizzato da Omovies Film Festival con il Liceo Statale “G. B. Vico” di Napoli ed i Ken ONLUS in Collaborazione con la Croce Rossa Napoli Comitato di Napoli, mercoledì 1 dicembre
Giornata mondiale contro l’Aids per informare, prevenire, formare
Milano, 18 novembre 2021. Un viaggio in macchina verso il mare tra quattro sconosciuti, tutti under 40, tutti HIV+, per scoprire le loro vite e raccontare a volto e cuore scoperti cosa significhi avere l’HIV oggi, in un’epoca che vede possibile convivere con il virus e condurre vite normali ma che vede ancora le persone infette vittime di un enorme stigma sociale. È il contenuto di “Positivə – 40 anni di HIV in Italia”, documentario indipendente che, in chiave pop, accende i riflettori su una nuova generazione di persone HIV+ che non vuole più nascondersi. Il documentario sarà in esclusiva sulla piattaforma in streaming Nexo+ (nexoplus.it) per cinque giorni a partire dal 1 dicembre 2021, Giornata Mondiale contro l’AIDS nonché data di un’importante ricorrenza: i 40 anni dall’individuazione del virus.
Il lungometraggio, realizzato con la regia del giovane talento Alessandro Redaelli, si immerge, per la prima volta in Italia senza censure su volti e voci, nelle vite di una mamma milanese e di un papà pistoiese, entrambi eterosessuali, di una ragazza transgender e di un ragazzo omosessuale per far emergere, con linguaggi freschi e leggeri, il gap di comunicazione che si è generato negli ultimi decenni, portando un’intera generazione di giovani a conoscere poco o nulla di un virus che oggi colpisce oltre 130.000 italiani. Così come delle moderne terapie in grado di azzerarne gli effetti e impedirne il contagio.
Positivə, realizzato dalle case di produzione Peekaboo e UAU e scritto da Elena Comoglio, Francesco Maddaloni e Ruggero Melis, conserva nel suo immaginario il ricordo della narrazione sul virus negli anni ’90 come appannaggio di omosessuali e tossicodipendenti, ma si rivolge anche ad un pubblico di giovanissimi, che dell’HIV non ha alcuna memoria.
Ad intervallare l’osservazione della quotidianità dei protagonisti e i loro scambi durante il viaggio, compaiono materiali inediti tratti dagli archivi delle associazioni che hanno combattuto il diffondersi dell’HIV tra gli anni ’80 e ’90 in prima linea, come ANLAIDS e ASA, e le testimonianze di personaggi e attivisti che hanno fatto la storia di questa malattia, quali Oliviero Toscani, Jo squillo e Loredana Berté, oltre al finalista del Premio Strega Jonathan Bazzi, dichiaratamente HIV+, Rosaria Iardino, la ragazza baciata sulla bocca dall’immunologo Fernando Aiuti in una storica fotografia del ‘91 che ha cambiato la percezione dell’AIDS, e l’infettivologo Massimo Cernuschi del San Raffaele di Milano, impegnato nello studio della malattia fin dai primi anni di diffusione sul territorio nazionale.
Trailer e Foto | https://www.dropbox.com/sh/dk5rs2m9c9ob5la/AAB7d2nPSDVtGcd7p17Qnn79a?dl=0
(se il link non si apre, copiarlo e incollarlo nel browser)
La proiezione riservato alla scolaresca del liceo Statale Gian Battista Vico si terrà il 1 Dicembre al cinema Vittoria di Napoli in un’anteprima cittadina speciale organizzata in collaborazione con Omovies International Film Festival che vedrà partecipare a un talk di presentazione
Carlo Cremona – presidente i Ken e direttore Omovies Film Festival
Maria Clotilde Paisio – Dirigente Scolastico “G.B. Vico”
Dott.ssa Melito Valeria dir. medico ostetricia ginecologia sessuologa
Raffaele Polese Responsabile Sala operativa sociale
Croce Rossa Italiana Comitato di Napoli
MODERA referente Prof. Valeria Viatale
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Positivə è distribuito in collaborazione con DNC Entertainment Factory.
ComunicatoStampa_Omovies_GB_Vico_Positivə
Una notizia nella notizia che è assente dalla comunicazione e quindi inesistente, è che si può essere super e gay nella stessa persona, ma è meglio non dirlo apertamente … per essere giusti ci devono piacere anche le donne, almeno per essere super eroi.
Questo è quello che molti #uomini si stanno chiedendo ed è il dubbio che serpeggia in larga parte della comunità gay mondiale che non crede alla bisessualità e che la condanna come “non definizione” di Se per lasciarsi e lasciare la società in una confort zone in cui se ti ripari da solo non sei da buttare ma un po’ guasto.
La condizione della bisessualità è considerata da talune persone una “non condizione”, perché omosessuale o omoaffettivo oppure omo affettiva (per convenienza uso il femminile all inclusive) è la condizione “situazionale” più frequente e stabile di un una persona che ama o ha relazioni fisiche con altre persone. Nei casi differenti è una condizione etero-normata che appare agli occhi della società come #normale, #naturale ed addirittura #tradizionale. Nei casi differenti si può essere Pansessuale oppure Asessuale.
L’odio della società e delle religioni integraliste è sempre stato verso le persone realmente o presunte omosessuali il transessualismo è caso a se) pertanto la scelta della bisessualità in questo caso è stata analizzata come scelta di un linguaggio inclusivo e politicamente corretto.
Alcuni omosessuali “incalliti” o #boomer, potrebbero testimoniare che anche ad un “gay incallito” potrebbe capitare di avere reazioni sessuali se stimolati adeguatamente e con il “SOS mentale”. Il corpo, ad un uomo, risponde anche con una donna (anche se in alcuni casi si vive dentro si se un rapporto lesbico senza ammetterlo, ed il contrario per le donne che vivono un rapporto gay con un uomo casomai efebico, glabro, esile) questo fa parte del manuale della sopravvivenza dal nazi-fascismo e dal conseguente oblio.
La verità è che noi sappiamo chi ci scalda il cuore e ci sconvolge la vita, indipendentemente dal linguaggio inclusivo. Un bell’uomo o una bella donna può piacere a prescindere, un bacio può eccitare un copro. Ma un uomo omosessuale, sa bene che il contatto di un volto con la barba ti sconvolge la vita se a toccare la peluria sono le labbra durante un bacio appassionato. Allo stesso modo, una donna omosessuale sa che nell’abbraccio sentire le mammelle toccarsi, casomai durante un bacio, è un’altra storia!
La componente erotica, quindi è essenziale nella determinazione della qualità del coinvolgimento e dato che socialmente è ammesso un rapporto di coppia e dai disegni che si vedono in rete a noi pare proprio che questi due ragazzi siano proprio GAYSSIMI. Ma oggi deve interessare la sua definizione o se un ragazzo che ama un altro ragazzo sia sereno?
Proviamo quindi a fare Ctrl + Alt + Canc e resettare quanto affermato fino ad ora e proviamo a desessualizzare ciò, e chiediamo se il giovane Super per caso sia felice, se sia reciprocamente amato, e come viva le sue terrestri paure di fare coming-out con Superman e mamma Lane.
Vorremmo che il pubblico non pensasse al super membro di Kripton o a quanto sia più o meno figo averlo a letto o ad una festa come accompagnatore. Speriamo che nessuno si dia un ruolo di genere diverso dal proprio, che si siano ”Amici, Complici ed Amanti” ricordando che tanti geni ed eroi della storia hanno amato.
A margine è necessario sedare gli stupefatti, che omosessuali ce ne sono stati tanti e tante ma che a scuola, omofoba, non ce ne hanno mai parlato, come l’Imperatore Adriano, il condottiero Alessandro Magno, Galileo Galilei, Oscar Wilde e tante e tanti altri fino ad arrivare, ma non per finire, a Rock Houdson, Nurajev, Mika e Ricky Martin, Jodie Foster Ellen DeGeneres, Samira Wiley, Sarah Paulson.
Mentre noi facevamo la storia dell’umanità ed altri ci cancellavano, ci sterminavano e ci perseguitano, i fumetti ci fanno comparire solo oggi ed a modo loro, ma ci stanno arrivando.
Certo è che sarebbe stato carino che il figlio di Superman e Miss Lane ricevesse ieri (coming out day) il coming out di Papà … ma questo è il mio fumetto, di un’altra generazione, non quello della serie largo ai giovani ed alle giovani. Nel salutarvi vi faccio consolare con il grande Hanry Kavil interprete di Superman in una scena in cui, memorabile sirenetto esce dalle acque nel suo tanto umano e terrestre corpo da sballo.
I cinquantenni di oggi, venti anni fa, prima delle piattaforme streaming che hanno normalizzato al grande pubblico le tematiche gay friendly ancora non ci potevano credere dopo una settima dalla proiezione, di aver visto un film a cinema che parlasse di omosessualità, di amore di socialità di amicizia in una chiave romantica e positiva.
Ferzan Özpetek ha rivoluzionato nella filmografia made in Italy la vita delle persone gay con storie dai colori caldi e rotondi, con narrazioni tragicomiche che ci hanno fatto sentire dentro la storia, che è stata anche parte della nostra storia.
Ed ora che arriva la serie su Disney+ non possiamo che attendere con gioia.
A Venezia 2021 il regista lo ha annunciato ed ci ha detto che l’ha intitolata sempre Le Fate Ignoranti” la serie sarà distribuita su Disney+ e si comporrà di 8 episodi e avrà nel cast Cristiana Capotondi (nei panni di Antonia), Eduardo Scarpetta (Michele), insieme a Luca Argentero (Massimo), Carla Signoris (Veronica), Serra Yilmaz (Serra, già attrice nel primo film) e Ambra Angiolini (Annamaria).
Nella foto la bravissima ed amica di Omovies #RosariadeCicco
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The seventh art in the fight against bullying and gender-based violence. Festival promoted by the iKen non-profit association which involves 5,300 students from neapolitan and milanese upper and lower secondary classes from Monday 21st June in the web cinema review.
“We will stimulate young people to inclusive thoughts that repudiate homophobic bullysm, discrimination and gender violence, too much present in the news these days”, explains Carlo Cremona, artistic director of the festival who supervised the movies together with the volunteers of the Universal Civil Service.
There are two categories: one for underage jurors from which violent scenes have been excluded and the other uncensored for teachers in addition to the technical jury made up of some winners of Omovies’ past editions and professionals from the entertainment world.
The Andrea Spezzacatena award will be presented on June 28th at the Youth Cinema Gala
“Omovies @ School”, promoted by the Ministry of Cultural Heritage and the Ministry of Education. This Festival will be attended by students from the “Vico”, “Sauro Errico Pascoli”, “Ristori” and “Miraglia – Sogliano” institutes of Naples, the “Nitti” of Portici, the “Nizzola” of Trezzo sull’Adda in the province of Milan, and the “Baccelli” of Tivoli.
The festival is dedicated to the memory of Maria Paola Gaglione, a young victim of violence.
ALL FILMS ARE ONLINE FREE ON THE CINEMA ROOM PAGE
Title (Original) | Title (English) | Duration | GENERE |
Tengo Una Muñeca | I Have A Doll | 7 | Finzione |
By the sea | By the sea | 2 | SPERIMENTALE |
Bravo Fisher! – Proyectil (feat. Rocío Saiz) | Projectile | 3 | Music |
Kleiner Lügner | Little Liar | 3 | Animazione |
De finibus bonorum et malorum | 3 | Documentario | |
REDES PELIGROSAS | DANGEROUS NETWORKS | 4 | Finzione |
Échos | Echoes | 6 | Finzione |
Confessio | Confessio | 13 | Finzione |
La añoranza | Hankering | 8 | Finzione |
بگو مرد من | Talk my Man | 15 | Finzione |
Microstorie | 15 | Documentario | |
Bom Carnaval | Have a Nice Carnival | 14 | Finzione |
Las joyas nunca besan | Jewels never kiss | 18 | Finzione |
A las niñas no les gusta el morado | Girls don’t like purple | 15 | Finzione |
Ukde | 20 | Finzione | |
ANOUSH | ANOUSH | 15 | Finzione |
UPPERCUT | UPPERCUT | 1 | Finzione |
Verano | Summer | 11 | Finzione |
LA ROUE TOURNE | THE WHEEL TURNS | 19 | Finzione |
7 minutos | 7_minutos | 8 | Finzione |
Segundos fuera | Seconds out | 53 | Documentario |
[Ει]δική μας ταινία | Our (special) movie | 5 | Finzione |
El palpable olor acre | The palpable ocher scent | 10 | Finzione |
Omovies@school il primo festival al mondo per giovani e studenti LGBT+* organizzato da i Ken ONLUS in partenariato con la Scuola del Cinema di Napoli ti invita a partecipare Gratuitamente alla Master class in sceneggiatura seriale: approfondimento sui nuovi mercati digitali
Nel corso della #masterclass si andranno a rimarcare i fondamenti della sceneggiatura seriale, andando ad affrontare con particolare attenzione le esigenze dei nuovi mercati di distribuzione, con particolare “focus” sulle Online Television.
21/6 17:30 scuola del cinema a parco Margherita Napoli
Spot omoviesatschool.mp4 from Omovies Film Festival on Vimeo.
Il film di Giovanni Coda sul bullismo omofobico gratis su Streeen il 17 maggio
In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, lunedì 17 maggio la piattaforma italiana di streaming Streeen propone, visibile in tutto il mondo, Bullied To Death di Giovanni Coda. Il film inaugura la ventiseiesima edizione di V-art, Festival Internazionale Immagine d’Autore di Cagliari e sarà fruibile in lingua originale inglese con sottotitoli in italiano, gratuitamente, a partire dalle ore 8.30 fino a mezzanotte.
Il regista prende spunto dalla vera storia di uno youtuber suicidatosi in seguito ad una sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyber bullismo di stampo omofobo e grassofobo dopo il suo coming out come omosessuale. Il suo nome era Jamey Rodemeyer, viveva a Buffalo e aveva anche partecipato al progetto It Gets Better, che ha avuto una versione italiana chiamata Le cose cambiano. Rodemeyer ci ha lasciato nel settembre del 2011. Aveva scelto di essere una figura pubblica per dare il proprio contributo nell’aiutare altri adolescenti lgbt+ e per riscattarsi. Aveva una grande ammirazione per Lady Gaga, a sua volta attaccata dai bulli, e a lei dedicò il suo ultimo tweet prima di impiccarsi. La sua storia ha fatto il giro del mondo e serie americane come Glee vi alludono per l’importanza che ha avuto nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Il regista e sceneggiatore Giovanni Coda lega alla storia di Jamey le storie di altre persone gay, lesbiche e trans, vittime di attacchi omofobi, uccise o indotte al suicidio, in diverse parti del mondo. Coda nel 2016 immagina che il 17 maggio 2071, a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la Giornata internazionale contro contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrovi unito in una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata. Attori e performer si alternano nell’incarnare la voce narrante. “La storia di Jamey Rodemayer è la più nota – spiega il regista – ma nel film ne cito anche altre: Matthew Shepard fu massacrato e ucciso. Duduzile Zoso era lesbica e fu violentata prima di esssere uccisa. Zachary Dutro-Boggess fu ucciso dalla madre perché semplicemente temeva poteva essere gay. Leelah Alcorn era una ragazza trans che si suicidò. Episodi di violenza di genere e omotransfobica si registrano ogni giorno, ovunque”, prosegue Coda.“ Il mio film infatti non identifica alcun luogo preciso: è un film ambientato, letteralmente, nel mondo. Per questo ho scelto attori italiani, sardi, e un attore internazionale come Tendal Mann. Come con il precedente Il Rosa Nudo, anche Bullied To Death ha ottenuto premi in tutto il mondo e ne sono felice perché le mie non sono solo opere d’arte, ma anche strumenti per dire, ad esempio, che i media devono fare la propria parte e che il ddl Zan va approvato subito.”
Bullied To Death ha vinto il Premio al Miglior Lungometraggio all’ Omovies Festival di Napoli, Italia, l’Humanity Award all’Amsterdam New Renaissance Film Festival, il Premio al Miglior Lungometraggio a L’Aquila LGBT Film Festival, il Best Avant-Garde Innovation Award al Melbourne Documentary Film Festival e ha ottenuto menzioni speciali in altri festival.
A questo link è possibile scaricare alcune foto del film.
Giovanni Coda (Cagliari, 1964) è attivo dagli anni Novanta come regista, artista multidisciplinare e operatore culturale. La sua filmografia è estremamente sensoriale e fonde cinema, fotografia e arti performative muovendosi tra schemi narrativi atipici e utilizzando generi, linguaggi e discipline diverse. Coda ha dedicato una trilogia al tema della violenza. Il suo prossimo film Storia di una lacrima (2021) è ispirato alla storia di Piergiorgio Welby, attivista e politico radicale che gravemente malato chiese l’eutanasia e morì infine nel 2006 riuscendo ad ottenere il distacco del respiratore artificiale che lo teneva in vita contro la sua volontà.
Streeen (www.streeen.org) è una piattaforma di streaming dedicata al cinema indipendente e d’autore, il cui programma di maggio 2021 è disponibile a questo link.
“A Maria Paola e a tutti coloro che amano, profondamente, atavicamente, senza limiti e senza giudizi” – DANILO ROVANI
A modo mio è il cortometraggio di Danilo Rovani, prodotto da Itinerari di Napoli di Massimiliano Sacchetto e Carmela Autiero e iKen ONLUS, che prende le mosse dalla storia di Maria Paola Gaglione e Ciro Migliore due giovani della provincia di Napoli balzati agli onori della cronaca perché il loro amore è diventato una che della editoria. tragedia. Per la tematica trattata e per la qualità del prodotto il corto è stato scelto come manifesto contro il bullismo omofobo che sarà presentato, in anteprima assoluta, alla prima edizione di OMOVIES@SCHOOL Film Festival in estate prossima ventura.
“Come IDN – afferma Massimiliano Sacchetto – ci occupiamo da molti anni di comunicazione firmando campagne di comunicazione per artisti ed istituzioni. Nel corso degli anni abbiamo voluto ampliare i nostri interessi e sviluppare un progetto multiplo che comprendesse più attività legate sempre al mondo della comunicazione e della editoria sfociato in IDN itinerari di Napoli lavorando in partner con diverse istituzioni ed enti locali. Ci siamo dedicati alla produzione di questo lavoro, cui seguiranno molto presto altri due corti, perché puntiamo alla valorizzazione e diffusione di prodotti di qualità in campo artistico e culturale; ci ha convinto la tematica e l’idea registica di Rovani così come l’interpretazione dei protagonisti. Si parte dalla cronaca per evidenziare come la nostra realtà non garantisca la libertà né di pensiero, né di tante altre cose fino ad arrivare perfino al divieto di amare”.
Il corto racconta l’amore che dovrebbe essere libero, gioioso ed invece in molti casi, come in questo, diventa una trappola mortale.
L’amore e l’odio sono facce della medesima medaglia talvolta sono la pesante condanna della società e delle famiglie di molte periferie ed aree marginali delle nostre città. Periferie che lasciano emergere la violenza, dove spesso sono cornici di quadri dipinti dall’abbandono scolastico, dalla violenza come narrazione naturale, da camorra e spaccio come uniche sopravvivenze. Luoghi dove all’assenza di futuro trova naturale fertilità il bullismo, compreso quello omofobico e transfobico.
“Noi di i Ken ONLUS – spiega Carlo Cremona presidente e direttore artistico di Omovies International Film Festival – abbiamo coprodotto con IDN Itinerari di Napoli il cortometraggio “A modo mio” di Danilo Rovani che sarà presentato in anteprima mondiale alla prima edizione di OMOVIES@SCHOOL International Film Festival nella prossima estate.
Un film che parla di una storia queer, di quegli amori non convenzionali e che narrano di vite fuori dagli schemi e per questo difficili da accettare anche più delle singole scelte o condizioni di vita personali. L’amore e l’odio sono facce della medesima medaglia, talvolta sono la pesante condanna della società e delle famiglie di molte periferie ed aree marginali delle nostre città. Periferie che lasciano emergere la violenza, dove spesso sono cornici di quadri dipinti dall’abbandono scolastico, dalla violenza come narrazione naturale, da camorra e spaccio come uniche sopravvivenze. Luoghi dove all’assenza di futuro trova naturale fertilità il bullismo, compreso quello omofobico e transfobico. Noi di i Ken onlus, che lavoriamo da anni con progetti nelle scuole “di frontiera” proprio per affrontare e contrastare questo fenomeno, sappiamo che la promozione e diffusione audiovisiva favorisce la nascita e lo sviluppo di una cultura delle differenze basata sul rispetto, il dialogo e la crescita costruttiva che passa attraverso la condivisione e il superamento degli stigmi e pregiudizi verso le persone LGBT+ ed il supporto della comunità scolastica”.
NOTE DI REGIA: La vicenda di Ciro e Maria Paola mi ha colpito fin dal primo istante in maniera prepotente: mi sembrava assurdo che una ragazza nemmeno ventenne potesse perdere la vita in una tragica fatalità a causa dell’amore provato per un uomo, che dalla società e soprattutto dai familiari di Maria Paola, come uomo non viene riconosciuto, solo perché nato donna. Il percorso che ha portato Ciro a cambiare sesso è suo e solo suo e va rispettato nella sua interezza così come andava rispettata la decisione di Maria Paola di amare quella “persona”; perché in qualunque modo la si voglia mettere, Ciro, è prima di tutto una persona, una persona innamorata e ricambiata, la sessualità assume in questo, una connotazione relativa. “l’amore è amore.”
La mia natura creativa mi ha portato a voler sublimare questa vicenda così drammatica e agghiacciante tramite la scrittura; ho messo su carta un dialogo che nel mio intimo, pensavo potesse essere ciò che muoveva i due protagonisti. Mi sono trovato a dar loro voce come se stessero raccontando ad un fantomatico intervistatore la loro vicenda, fino proprio al momento del tragico accadimento. Successivamente, spronato da Cosimo Alberti, ho deciso di sceneggiare per il cinema quel dialogo.
Ed ecco che ha preso forma una linea narrativa alternata fra la strada, a bordo dell’ormai tristemente noto scooter e il nudo palco di un teatro vuoto, (simbolo anche di una condizione estremamente attuale, in cui versano i lavoratori dello spettacolo). Così i due protagonisti diventano attori che interpretano attori che a loro volta rendono omaggio alla memoria della giovane Maria Paola. Una linearità netta ma contemporaneamente metafisica e senza tempo dove i protagonisti dapprima sono davvero i personaggi e un attimo dopo gli attori che sembrano essere alle prese con delle prove di uno spettacolo. Una ricerca catartica della versione di una vicenda realmente accaduta ma raccontata attraverso la lente cinematografica, in maniera evocativa e poetica.
Così ho deciso di girare il cortometraggio scindendo la regia a metà fra un reportage e una storia di fiction. E per fare questo non potevo che avvalermi, fotograficamente, di un neutro e sterile bianco e nero, che rendesse il tutto ancora più rarefatto e lontano e nebuloso. Il bianco e nero dei reportage appunto, ma anche della cronaca nera, quella dei quotidiani che giornalmente cercano di riportare i fatti senza emettere giudizi. Difatti nessun giudizio viene emesso dal mio racconto, ciò che si vuole fare arrivare agli spettatori è la storia d’amore fra due giovani, cresciuti in una periferia, abbandonati a se stessi, senza una vera istruzione, senza un avvenire certo.
La storia di due persone che si amano profondamente e scelgono di vivere la propria esistenza “a modo loro” e soprattutto il racconto della vita di una giovane donna strappata da questo mondo troppo presto e in maniera così disarmante e cruenta.
Ne parlano
I PRODUTTORI:
IDN è un’agenzia di comunicazione nata nel 1999. Nel corso degli anni le collaborazioni illustri sono state tante: comune di Jesi, Tecnostampa di Loreto, SMA, Merloni ed Hasbro realizzando campagne di comunicazione.
Nel mondo dell’arte al fianco di artisti come Cannarella, che ha esposto alla Farnesina e alla Biennale di Venezia, e di Pianotti vincitore del Premio Guggenheim con i suoi cavalli a dondolo.
Dal 2015 l’agenzia di comunicazione è stata ampliata e trasformata in un progetto editoriale ad ampio spettro, con l’obiettivo di raccontare e promuovere il territorio; così che IDN diventa “Itinerari di Napoli” e collabora con il comune di Napoli, assessorato alla Cultura e con il museo duca di Martina di Napoli.
Nel 2020 siamo al fianco del Premio Paolo Villaggio voluto da Stefano Sarcinelli e patrocinato da Scabec e il Comune di Pozzuoli, e sosteniamo e promuoviamo l’evento “Branchie pulite 2020”, con il comune di Castel Volturno.
Da produttori cinematografici accogliamo il progetto di Danilo Rovani il cortometraggio “A modo mio” liberamente ispirato al fatto di cronaca che vede coinvolti Ciro e Maria Paola. Un’opera che a nostro modo di vedere ci ha dato la possibilità di mostrare e raccontare la periferia. Come primo esperimento di produzione non abbiamo voluto essere da soli in questo cammino e abbiamo coinvolto l’associazione iKen in quanto esponenti della comunità LGBT+ e già produttori cinematografici. Così come siamo stati affiancati dall’avvocato Stefania De Fraia assessore al turismo ed alla cultura del comune di Pozzuoli, che ha voluto fortemente che il quartiere di Toiano fosse ben visibile e raccontato, in questa opera.
i Ken ONLUS : L’associazione i Ken ONLUS nella sua area Cultura, sezione cinema, con OMOVIES FILM FESTIVAL da 14 anni realizza direttamente o in co produzione, spot e cortometraggi di grande successo. La nostra motivazione è quindi quella della produzione e della valorizzazione sia attraverso i prodotti audiovisivi e cinematografici che attraverso eventi per la promozione degli stessi.
Quest’anno abbiamo unito questi due obiettivi grazie alla prima edizione di OMOVIES@SCHOOL FILM FESTIVAL (Festival Internazionale di Cinema finanziato all’avviso pubblico “Cinema per la Scuola –Buone Pratiche, Rassegne e Festival” nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema per la Scuola” promosso da MIUR e MiBAC) è il primo festival di opere audiovisive rivolto alle scuole di ogni ordine e grado ed ai giovani, e che avrà un premio dedicato alla memoria di Andrea, il ragazzino dai pantaloni rosa che si suicidò qualche anno fa dopo che fu vittima di bullismo. Il progetto sarà svolto in partenariato con: I-LanD Centro di Ricerca Interuniversitario dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, l’Università di Catania – Dipartimento di Scienze Umanistiche, la cooperativa Fly up a r.l.,L’Associazione CFCC – Coordinamento Festival Cinematrografici Campania, La Scuola di Cinema di Napoli, ASSOCIAZIONE ARTUR – Adulti Responsabili per un Territorio Unito contro il Rischio.
Una Produzione di
IDN con i Ken ONLUS – pj Omovies@School Internationa Film Festival
A modo mio
scritto e diretto da Danilo Rovani
con
Cosimo Alberti e Denise Capuano
Montaggio: Massimiliano Sacchetto
Fotografia: Peppe de Muro
Musiche originali: Pasquale Ruocco
Voce solista: Annalisa Madonna
secondo operatore: Antonio De muro
assistente operatore: Deborah Veneziano
fonico e presa diretta: Luca Ranieri
Colonna sonora: Pasquale Ruocco
Voce solista: Annalisa Madonna
Ispettore di produzione: Carmela Autiero
Segretaria di Edizione: Antonella De Falco
assistente di produzione: Laura Carnevale
Make Up: Livio Vono
traduzioni e sottotitoli: Viktoria Galik
driver: Giacomo Terracciano
l’opera è stata realizzata con fondi Mibact Miur
Si Ringrazia:
Teatro Sannazaro – Lara Sansone
Il Comune di Pozzuoli nella persona dell’Assessore alla cultura avv Stefania De Fraia
I genitori di Laura
The Jack Studio di Salvatore Cecere
CS a cura di Itinerari di Napoli – Massimiliano Sacchetto
su Piuenne TV Canale digitale terrestre 17 🏳️⚧️ visibile in Campania. Serata conclusiva del Festival Internazionale del cinema condotto da Priscilla con la partecipazione straordinaria di Maria Bolignano ( Made in Sud) e Cosimo Alberti ( un Posto al Sole). Direzione artistica Carlo Cremona , regia Bruno Addezio e produzione i Ken ONLUS
Felice e sereno 2021
Mercoledì 30 Dicembre 2020
Conduce
Con la straordinaria partecipazione di
Madrina
tks prof. Paolo Monorchio
Progetto di
co finanziamento della Regione Campania
Direttore Artistico
In collaborazione con
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